di Martina Grandori
In una Milano che è di recentissimo scesa al 12 posto nella classifica delle città con la miglior qualità di vita – come riporta la ricerca del Sole 24 Ore – per colpa della pandemia, in una Milano sottotono invece accende invece una luce di speranza per tutte le persone disoccupate o con disabilità intellettive. Apre il secondo negozio di ZeroPerCento (via Signorelli 13), progetto di solidarietà intelligente per disoccupati e persone con disabilità mentali della cooperativa sociale Namastè. Dietro ci sono tre donne, Teresa Scorza, 28 anni, di Gallarate e una laurea in Bocconi e un posto fisso che però le andava stretto e altre due socie, Roberta Cardani, pediatra a Varese, e la sorella Raffaella, laureata pure lei in Economia.
Da ZeroPerCento solo prodotti alimentari e non (dagli ortaggi sfusi, al pane alla cosmetica naturale) di aziende lombarde e a km 0, sono stati selezionati produttori agricoli per garantire sempre cose genuine, biologiche e fresche, dal produttore alla tavola, considerando sempre l’aspetto etico del commercio. Non ultimo anche supportare la riqualificazione di un quartiere attraverso una bottega solidale.
Il supermercato è anche solidale, il ricavato delle vendite consentirà a famiglie di disoccupati di poter fare la spesa pagando non con contanti ma attraverso punti assegnati in base a criteri oggettivi (mesi di disoccupazione, figli a carico, reddito annuo, canoni di affitto…). ZeroPerCento non è solo un negozio, ma anche un emporio solidale: fra i clienti ci sono anche famiglie in difficoltà che, grazie al contributo di Fondazione Cariplo e di Fondazione Nazionale delle Comunicazioni, possono fare la spesa a prezzo agevolato. Le famiglie selezionate per la spesa agevolata hanno la possibilità di acquistare i prodotti di ZeroPerCento attraverso un sistema a punti: ogni punto equivale a un euro e l’importo mensile massimo è di 250 punti per nucleo familiare.
I punti sono utilizzabili per acquistare qualsiasi prodotto presente all’interno della bottega di ZeroPerCento: terminata la spesa la famiglia beneficiaria del contributo pagherà in denaro solamente il 10% del totale, che verrà reinvestito dalla cooperativa nell’erogazione di ulteriori spese agevolate.
Lo scopo della cooperativa sociale Namastè è offrire ai suoi dipendenti “speciali” una collaborazione attiva che si svolge nei due punti vendita di Milano per nove mesi, retribuiti e fondamentali per queste persone per poter auspicare un reintegro lavorativo nel tessuto economico milanese.
Un bellissimo segnale questa seconda apertura di ZeroPerCento, in uno scenario in cui a Milano per il Covid moltissime saracinesche si sono abbassate. Un messaggio positivo nonostante tutto, un invito a credere e investire sulle potenzialità umane che ciascuno ha.
Per informazioni: www.zeropercento.org