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venerdì, 22 Novembre, 2024

ZAN ZAN: SPARITO IL DDL DALL’AGENDA POLITICA

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di Abbatino
Sparito dai radar, lasciato nel dimenticatoio, ma non era previsto in questi giorni l’esame? Invece sembra che il Ddl Zan non sia più di moda, tanto da scordare di calendarizzarlo adesso, in questo mese, come annunciato. Sarà la paura del tema o delle urne imminenti? È certo che da priorità nazionale è diventato di unità nazionale, ovvero non portarlo in aula favorisce L’Unità del governo Draghi che mostra le prime defezioni. Sul green pass scricchiola la maggioranza poiché la Lega si schiera con Fratelli d’Italia in un no deciso ad una misura che di efficacia contro il COVID ha ben poco, almeno così come formulato. Quindi le discriminazioni? Le polemiche? L’urgenza? Tutto una farsa, colossale. La verità è che quando ci si avvicina alle elezioni è meglio che certi temi non siano affrontati. Basta la polemica no vax o no green pass che già tiene banco senza aggiungere carne al fuoco della politica italiana. Ma poi effettivamente, c’è tutta questa necessità di una legge siffatta? Sottovoce, per non urtare la sensibilità del politicamente corretto, non c’è proprio nessuna necessità di ribadire concetti e argomenti che già sono tutelati dalla costituzione e dalle norme esistente. La vera necessità dei promotori è, al contrario, cercare di imporre una religione di stato LGBT, con gender nelle scuole: una specie di stato etico che cerca di confondere anche i bambini che hanno già una categoria giuridicamente acquisita, cioè il sesso. Siccome tutto questo nuoce gravemente al risultato elettorale del PD è meglio non parlarne affatto. Infatti, non se ne può parlare fino a dopo le elezioni di ottobre, tanto care alla sinistra che deve confermare i suoi sindaci.

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