Avvilenti i dati raccolti nell’ultima statistica sulla violenza femminile che testimoniano quanto sia aumentata la frequenza di atti violenti e di abusi sulle donne nell’ultimo periodo.
Una survey rivela infatti la necessità di sensibilizzare maggiormente la popolazione su un argomento che purtroppo risulta essere all’ordine del giorno.
La statistica dimostra infatti che su due ragazze, in fascia compresa tra 14 e 19 anni, una delle due viene molestata o abusata sessualmente.
Anche se le notizie di cronaca dimostrano che ha la violenza non conosce limiti, nessuno ne è immune, donne di ogni impiego, nazionalità ed età, diventano potenziali vittime di tutti coloro che tendono ad utilizzare una sorta di potere imposto dal sistema patriarcale.
Questa forma di violenza endemica e globale, nega e attacca ogni tipo di diritto delle donne ma nega anche l’uguaglianza politica, sociale, economica e legale, in ogni sfera della vita del genere femminile.
Le vittime di violenza presentano frequentemente, attacchi di ansia, fobie e panico. Molte cadono in depressione, con frequenti disturbi di sonno e di alimentazione, per poi cadere in stati depressivi, perdite di memoria, dolore in tutto il corpo e difficoltà respiratorie, nei casi più gravi, la violenza può portare perfino al decesso.
Difendersi non è facile, il più delle volte neanche programmabile, alcuni consigli sono quelli di non cadere nelle minacce e nei ricatti, ma anche in occasioni pericolosi come incontri solitari in orari notturni e in posti poco affollati.
Il dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha promosso un numero telefonico da poter contattare, il “1522” come servizio pubblico a carico di aiuto e sostegno per le vittime di violenza e di stalking e ribadisce che seppur vero che per denunciare il reato di violenza ci sono tre mesi a disposizione e 12 per reati contro la libertà sessuale, è convenevole denunciare l’accaduto nell’immediato momento esatto nel quale è avvenuto.
Molti sono gli esponenti che si sono battuti contro la violenza sulle donne tanto da inaugurare attraverso l’Onu, una giornata mondiale per la violenza sulle donne che decade ogni 25 novembre, dal lontano 1960, quando le tre sorelle Mirabal, furono deportate, violentate e uccise, nella Repubblica Dominicana.
Le donne, oggi, pur avendo ottenuto una sorta di libertà ed emancipazione, vengono sempre e comunque viste come oggetto di desiderio e come oggetto debole di cui potersi approfittare in ogni momento.
Si necessita di una maggiore sensibilizzazione e di un tempestivo intervento, legato a controlli più frenetici per tutelare il mondo femminile.
di Daniela Buonocore