di Gabriele Rizza
Governo, cabina di regia e Comitato tecnico scientifico sono ancora alle prese con la proposta di rimodulazione del bollettino quotidiano dei contagi e dei ricoveri lanciata dall’infettivologo Matteo Bassetti che tanto ha fatto discutere, facendo così dividere il mondo politico, e purtroppo, anche quello scientifico, sempre più dall’approccio burocratico e pedagogico che medico. Bassetti sostiene l’idea di rendere il bollettino settimanale, riportando soprattutto informazioni più specifiche riguardo i ricoveri ospedalieri, ossia: distinguere i ricoverati per i sintomi del covid e chi per altre patologie o infortuni che risulta positivo e asintomatico. Anche per la triste conta dei decessi dovrebbe essere usato lo stesso approccio. Secondo la proposta di Bassetti, in un momento in cui i contagi dilagano, e per fortuna gli effetti sono più da normale influenza, l’approccio al covid deve tornare ad essere di tipo puramente medico. I contrari a questa idea invece usano come argomentazione tematiche tutte di tipo sociali e psicologiche, ad esempio, viene detto che eliminare il bollettino quotidiano farebbe calare l’attenzione da parte della popolazione.
Il punto fermo di ogni decisione politica e scientifica deve essere mossa dall’adesione alla realtà e non alla mera pedagogia, e la realtà della medicina vuole che questa si occupi appunto di medicina e non di politica scientifica. Il monitoraggio del covid deve finalmente essere di tipo medico come per tutte le altre patologie, con il fine di conciliare le misure di contrasto con la realtà dei fatti. Si va verso l’endemia ed è il momento che cessino i toni allarmistici e di moniti alla popolazione. La proposta di Matteo Bassetti va incontro alla medicina, alla sua forza, ne è una riabilitazione e un’affermazione dopo due anni di presenze in tv dei virologi in cui si è detto tutto e il contrario di tutto, facendo ben poco per rasserenare la popolazione intorno al vaccino, si vax e no vax. Di più, sarebbe anche una bella operazione di trasparenza per togliere ogni dubbio riguardo i possibili interessi degli ospedali intorno ai ricoveri: di fatto, un ricovero covid è retribuito agli ospedali più degli altri, e forse a qualcuno può interessare avere burocraticamente più ricoveri covid. Dubbio che un bollettino chiaro andrebbe a dissipare, andando a braccetto con la realtà.
Inoltre, un bollettino settimanale con dati più accertati porterebbe finalmente i cittadini e riprendere in mano la loro vita sociale, più libera da ansie e paure. Chissà se parlare del covid e non, ad esempio, dell’esorbitante aumento dei prezzi convenga al governo, e allora ci terremo il bollettino quotidiano ancora per un po’.