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lunedì, 18 Novembre, 2024

VENTI DI GUERRA IN LIBANO. I combattimenti siriani si sta estendendo nel paese dei cedri a colpi di attentati

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Sabato scorso, un attentatore suicida si è fatto esplodere in prossimità di un check point dell’esercito libanese presso Hermel, città situata a ll’ingresso settentrionale della valle della Beqaa e considerata una roccaforte di Hezbollah, uccidendo tre persone, tra cui due soldati, e ferendone più di dieci.Con quest’ultimo ormai si contano quattro attentati in Libano dall’inizio del 2014, di cui tre sempre ad Hermel, i primi due sono avvenuti il 16 gennaio ed il primo febbraio, e uno avvenuto in un sobborgo della periferia meridionale di Beirut, contro il centro culturale iraniano, mercoledì 19 febbraio in cui undici persone hanno trovato la morte e 70 sono state ferite.
Nell’attentato avvenuto a Beirut, due erano le autobombe e altrettanti i terroristi suicidi, di cui uno un  giovane palestinese residente a Sidone.

A rivendicare tutti gli attentati è stato il Fronte Al-Nusra, gruppo terroristico sunnita legato ad Al-Qaeda e impegnato inoltre nella guerra civile, o sarebbe meglio jihad, combattuta in Siria, a fianco dei “ribelli” anti Assad e contro la laicità della Siria.

Ora pare sempre più chiaro che la guerra in corso in Siria non è comunque combattuta da liberatori democratici contro il tiranno Assad, bensì da miliziani sunniti provenienti da tutto il mondo islamico, White House compresa, dove si annidano, col titolo di consiglieri del presidente Obama, alti dirigenti della Fratellanza Musulmana.

E’ cristallino che la jihad in Siria si sta combattendo non tra forze governative e ribelli ma tra sciiti al potere e sunniti legati a gruppi terroristici islamici e si  quindi potrebbe innescare una spirale di guerra che potrebbe risucchiare il Libano, anch’esso diviso in tre fazioni che convivono forzatamente (cristiani, sunniti e sciiti), Iran ed in un conseguente intervento, a difesa del suo territorio, Israele.

Intanto, nello Stato Ebraico, le sirene d’allarme missilistico è risuonato domenica sera ma pare che il razzo non abbia raggiunto il territorio israeliano mentre nella giornata di lunedì la popolazione israeliana ha partecipato alle esercitazioni antimissile nelle stesse ore in cui, in Egitto, a sorpresa, il Primo Ministro ad interim, il generale Al Sissi ha annunciato le sue dimissioni per poter concorrere alle prossime elezioni presidenziali, al suo posto, stando alle prime dichiarazioni rilasciate alla stampa, salirà l’attuale Ministro della  Difesa Hazem al-Beblawi.

Gian Giacomo William Faillace

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