‘Senza, i magistrati saranno costretti a colmare lacune’ (ANSA) – ROMA, 10 FEB – La stepchild adoption e’ fondamentale e se non passa la legge sara’ monca, costringendo i magistrati a colmare le lacune. Ne e’ convinto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, intervistato da Repubblica sul ddl sulle unioni civili. L’utero in affitto, aggiunge, “va contrastato, ma in altra sede”. La legge a suo avviso e’ indispensabile, tuttavia senza la stepchild adoption “ci sarebbe una lacuna normativa difficilmente comprensibile che costringerebbe la magistratura a colmare il vuoto, salvo poi assistere alle giaculatorie di quelli che denunciano un’invasione di campo della magistratura stessa”. “Proprio perche’ non c’e’ una posizione del governo non parlerei di una frattura”, sottolinea a proposito dei rapporti con Ncd. “Anche perche’ l’estensione dei diritti civili in Italia e’ avvenuta quasi sempre con maggioranze diverse da quelle che sostenevano i governi”. Quella della liberta’ di scelta annunciata da Beppe Grillo per il Movimento 5 stelle, per Orlando e’ una posizione da rispettare “perche’ e’ vero che quando si parla di questi temi e’ chiamata in causa la sensibilita’ individuale di ogni parlamentare. Questo pero’ getta una luce tutt’altro che positiva sulla polemica contro il Pd fatta da M5S e provoca un effetto inedito. La scelta ‘molto politica’ di Grillo fa si’ che gli si rivolti contro l’antipolitica che ha spesso alimentato”. Quanto all’allarme sull’utero in affitto, il ministro sottolinea che “c’e’ una normativa molto stringente che la vieta. Se lo si ritiene la si puo’ affinare, soprattutto prevedendo sanzioni piu’ certe per chi dichiara false generalita’. Ma sarebbe sbagliato farlo in questo testo di legge. Sarebbe come dire che tra unioni civili e utero in affitto c’e’ un legame automatico”. Il voto segreto? “Rispetteremo il Parlamento, ma per il destino di questa legge e’ lecito essere preoccupati”. Da Pietro Grasso, aggiunge, si aspetta “un’applicazione scrupolosa del regolamento del Senato”, che e’ “quello che fara'”