In Ungheria, come in Francia con le amministrative, stravince il partito euroscettico guidato da Viktor Orban, con il 47% dei suffragi il partito Fidesz-Unione civica ungherese ora si accinge a governare per un altro quadriennio, conquistando 134 seggi dei 199 del Parlamento ungherese.
39 seggi vanno invece ai partiti di sinistra che si erano uniti (leggasi ammucchiata) sotto il simbolo della Coalizione Democratica e 26 seggi, invece, sono stati conquistati dal partito Jobbik, movimento, quest’ultimo, di chiare e dichiarate idee neonaziste ed antisemite.
La vittoria della forza nazionalconservatrice ungherese mette, ovviamente, in allarme l’Unione Europea che bolla Viktor Orban di essere un leader fascista, non di destra, ma fascista.
Queste dichiarazioni sia dei giornalisti filo europeisti, si adei poltici asserviti all’egemonia del Quarto Reich di Angela Merkel, con queste dichiarazioni sciorinano la loro più totale mancanza di preparazione storica e politica, ch esi avoluta od involontaria ed atta solo a creare allarmismi poco importa, quindi gettiamo un po’ di luce sulle ombre che i servi dell’Unione Europea contribuiscono a creare.
Tra quelle forze politiche che si definiscono di “Destra” ed il Fascismo esistono delle differenze abissali e accostare il Fascismo alla Destra, sia essa moderata che estrema, è un errore storico voluto dalle forze antifasciste che, ben si sa, sono di estrazione comuniste, quindi dediti al falso storico e alla giustificazione, se non alla negazione, di crimini contro l’umanità, vedasi le Foibe, i Gulag sovietici, le purghe di Mao, il genocidio cambogiano e tante altre ancora, ch solitamente comprono interponendo nei loro paesi la parola “democratica” subito dopo la parola “repubblica” (Repubblica democratica tedesca, repubblica democratica di Corea, etc.).
Il Fascismo è un movimento politico che oltre ad essere una costola del socialismo ed essere nazionalista (nazional-socialismo), è un movimento decisamente statalista, contrario al capitalismo ed alla borghesia, attua un penetrante controllo nell’economia ma riesce, malgrado tutto, ad attuare grandi riforme.
La Destra, invece, si basa su idee liberali, quindi, minor controllo dello Stato sull’economia, è un movimento cha appoggia la borghesia ed una presenza dello Stato, in tutti i settori, piuttosto debole. La Destra liberale, quindi, investe più sulle capacità del singolo cittadino di svilupparsi e crescere, sia professionalmente che come individuo.
Lo stesso Benito Mussolini diceva:”Il Fascismo non è né destra né sinistra, ma è una sintesi tra le due ideologie arricchite con delle felici intuizioni finalizzate all’interesse nazionale”. Pertanto il Fascismo è una sintesi, o se vogliamo, un contenitore, che unisce alcune idee della destra con altre idee della sinistra ma se la sinistra, al di fuori di questo contenitore diventa un avversario ideologico del fascismo, la destra ne diviene un oppositore politico, tant’è che in proposito, Mussolini dichiarò:” I nostri programmi sono decisamente rivoluzionari. Le nostre idee appartengono a quelle che in regime democratico si chiamerebbero “di sinistra”; il nostro ideale è lo Stato del Lavoro. Noi siamo i proletari in lotta contro il capitalismo. Il pericolo autentico, la minaccia contro cui lottiamo senza sosta, viene da destra” .
E’ un po’ più chiaro? Quindi definire un partito di destra, anche se estrema, fascista, è un errore, un errore storico volutamente creato, così come sono stati volutamente creati i partiti di “estrema” destra. Essere un partito di estrema destra vorrebbe semplicemente e dire essere un movimento ultraliberista e ultra borghese, e non fascista.
I partiti di destra, che oggi si definiscono di ispirazione fascista, sono movimenti che nascono fallimentari e che fanno leva su degli ideali che a loro non appartengono.
Gian Giacomo William Faillace