di Mattea Bonica
L’autunno non è soltanto una stagione, è uno stato d’animo che ci invita a riflettere, a farci crescere e anche a rinascere.
Ed è la nostra psicologia che ci fa amare l’autunno, a volte anche più del Natale. Infatti l’arrivo del primo freddino, il foliage che sbaraglia gli animi con i suoi colori, le infinite gradazioni del marrone e dell’arancio sono spesso sinonimo di magia. Perché l’arrivo dell’autunno può essere un periodo magico per molte persone, pieno di romanticismo e serenità. Se l’estate è prevalentemente vitalità, eccitazione e vita attiva, l’autunno sostituisce questi ritmi con atmosfere più pacate e più intime.
L’autunno spesso è sinonimo di intimità: l’immagine di una candela accesa mentre beviamo una bevanda calda osservando il meraviglioso spettacolo di foglie colorate che svolazzano, magica visione che solo questa stagione può riservarci. Specialmente negli ultimi tempi, tra coprifuoco, restrizioni e lockdown, le persone hanno bisogno di circondarsi di bellezza e di energie positive.
L’autunno è un po’ come il Capodanno perché è in questa stagione che si concentrano i nuovi inizi: un nuovo anno di scuola, la ripresa del lavoro dalle vacanze, nuovi progetti da iniziare etc., portando nuova energia e rivitalizzando ognuno di noi.
Ma questa stagione è anche un cambiamento. E i nostri maestri sono gli alberi. E le foglie che cadono dai nostri maestri sono una chiara metafora della vita: perché anche noi lasciamo andare ciò che non serve più, concentrando le nostre energie in vista di una nuova rinascita.
Dobbiamo quindi imparare a convogliare dentro di noi le energie che provengono dall’autunno, essendo molto forti ci aiuteranno a rinforzarci per rinascere interiormente e poi rinascere fuori, proprio come gli alberi che rinascono in primavera.
Insomma, se il nostro cervello e la nostra anima ci portano ad amare questa affascinante stagione, dobbiamo solo esserne felici e affrontarla con molta serenità perché ci insegna a morire un po’, per poi rinascere più forti di prima con più consapevolezza.