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martedì, 24 Dicembre, 2024

Una cultura del rispetto e della parità nelle separazioni e divorzi

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Vademecum per coppie in crisi nel volume di Elda Panniello

 L’8 Giugno al Museo Poldi Pezzoli a Milano l’avvocato Elda Panniello esperta in separazione, divorzio e diritto di famiglia ha presentato il proprio libro “Separazione e divorzio nella prospettiva dell’uomo violento. Vademecum per coppie in crisi: consigli legali”. Un confronto traspecialisti del diritto, della salute mentale alla presenza delle  istituzioni.

 Separazione e divorzio nella prospettiva dell’uomo violento: il focus nel volume scritto da Elda Panniello

La violenza basata sul genere, inclusa la violenza domestica, come definita nella convenzione consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica è una grave violazione dei diritti umani, in particolare nei confronti delle donne.

Quando si verifica una crisi in un contesto familiare, le conseguenze sul piano affettivo, psicologico e sociale posso lasciare tracce importanti nella memoria autobiografica, non solo tra marito e moglie, ma anche tra genitori e figli. Se da un lato la giurisprudenza italiana si è sempre orientata verso una risoluzione consensuale delle separazioni, dall’altro lato vi sono ancora pesanti vuoti normativi per quanto riguarda ad esempio, le convivenze di fatto e unioni civili.

Di tutto questo si è parlato l’8 Giugno nell’ambito di una tavola rotonda che ha visto esperti a confronto sul tema. L’avvocato Elda Panniello esperta in separazione, divorzio e diritto di famiglia, ha partecipato a diversi programmi televisivi Rai affrontando il tema della violenza di genere , vincitrice  del premio Le Fonti Awards  2021 per l’opera di sensibilizzazione sul tema al contrasto alla violenza di genere ha presentato il proprio libro “Separazione e divorzio nella prospettiva dell’uomo violento. Vademecum per coppie in crisi: consigli legali”.

L’autrice ha fornitouna disamina delle normative vigenti, in materia di separazione e divorzio mettendo  in rilievo come per una donna vittima di un coniuge o compagno violento, la separazione, già di per sé un evento traumatico, sia un vero e proprio atto di coraggio. Hanno dialogato con l’autrice il dott. Edoardo Calligari dir. delle relazioni esterne del piccolo Museo della Poesia e  Carmelo Ferraro dirigente presso Ordine  Avvocati di Milano consigliere della Regione Lombardia sui temi più  ricorrenti nei casi di separazione o  che riguardino in particolar modo l’affidamento dei figli minori, il diritto di visita e l’assegno di mantenimento.

 Violenza e salute mentale

 Le manifestazioni di violenza all’interno della famiglia e nelle relazioni intime con il partner (Intimate partner violence) hanno molte manifestazioni che vanno dalla violenza psicologica, agli atti persecutori generalmente definiti col termine stalking, alle violenze fisiche e i soprusi o alla violenza sessuale. Quando gli atti violenti- ha  spiegato la dottoressa Isabel Fernandez Psicoterapeuta e Presidente EMDR Italia nel dibattito- avvengono davanti a minori, creano pericolosi fattori di rischio per la salute mentale I bambini assistono a circa il 90% degli episodi di violenza domestica e ne rimangono traumatizzati. I dati OMS rivelano che dove c’è violenza domestica raddoppia il rischio di maltrattamento e/o abuso sui minori da parte di chi l’agisce. Risulta pertanto importante attivare interventi non solo sulle donne e sui minori, ma anche sugli autori di violenza di genere o maltrattamenti, basati su nuovi metodi di trattamento, con l’obiettivo di ridurre la recidiva e prevenire violenze future. L’EMDR è un trattamento risolutivo in grado di intervenire  sulle vittime di violenza consentendo di rielaborare i traumi vissuti e allo stesso tempo, potenziare le capacità personali e le risorse individuali necessarie per superare il ciclo di vittimizzazione nel quale si rischia di restare intrappolati.

L’impegno delle istituzioni contro la violenza di genere

Al convegno, patrocinato dallo Studio Panniello, ha preso parte anche Letizia Caccavale Presidente del Consiglio per le Pari Opportunità di Regione Lombardia e  sostenitrice della conciliazione lavoro-famiglia. “La violenza contro le donne – vera e propria violazione dei diritti umani come definito dalla Convenzione di Istanbul del 2011 – richiede l’attivazione di soggetti con competenze multidisciplinari per migliorare la capacità di riconoscere il fenomeno in tutte le sue forme. Regione Lombardia ad oggi può contare sulla presenza di 27 reti territoriali d’eccellenza, di cui fanno parte 54 centri antiviolenza (CAV) e 125 strutture di ospitalità per le donne e i figli minori, che offrono servizi di ascolto telefonico, colloquio di accoglienza e consulenza legale e psicologica propedeutici al percorso di presa in carico ed altri servizi a valenza specialistica e sociale.”

di Susanna Messaggio

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