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giovedì, 19 Dicembre, 2024

Un paladino della moda green al Fashion Film Festival di Milano

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di Martina Grandori

Dal 13 al 18 gennaio si terrà la nuova edizione di Fashion Film Festival, la kermesse milanese gratuita, dedicata ad un certo tipo di cinema – cortometraggi girati da registi affermati o da talenti emergenti vicino alla moda e alla sostenibilità -, inventato da Costanza Cavalli Etro. Il plus di questa manifestazione è sempre stata la ricchezza di contenuti, nuovi progetti e iniziative speciali che da sempre hanno coinvolto addetti ai lavori e pubblico. Quest’anno, ça va sans dire, sarà in versione digitale a causa del Covid. Il mondo green al Fashion Film Festival ha debuttato già da anni, introducendo proiezioni e dibattiti circa le problematiche ambientali, la sostenibilità della moda e la necessità di rinnovarsi per cercare di imitare meno sul problema terra. Nella giuria della nuova edizione di FFF, ci sarà anche Javier Goyeneche, madrileno, fondatore di Ecoalf, brand attentissimo al problema dell’inquinamento delle acque e ad una produzione sostenibile. Ecoalf è una vincente combinazione fra moda, design e mondo green. Una scommessa che negli anni ha vinto, producendo una collezione fatta per ragazzi e non che vogliono indossare qualcosa di informale all’insegna della sostenibilità. Lo slogan “there is no planet B” il mantra di questa azienda spagnola che è partita dal recupero della plastica nei mari sfruttandola per produrre fibre adatte all’abbigliamento, perchè giustamente Javier Goyeneche è convinto che “le decisioni che sono giuste per il pianeta, saranno sicuramente giuste anche per uno stile di vita corretto e per il business”. Si ritorna ancora al tema dell’economia circolare, del rispetto ambientale per trarne beneficio. Ed è giusto.
Nel 2015 Javier Goyeneche dà il via all’ambizioso progetto Upcycling the Ocean per rimuovere dai mari e dai fiumi le enormi quantità di plastica per poi riutilizzarla per fibre tessili e produrre in maniera equa le collezioni Ecoalf. Nel 2050, purtroppo prevedono gli esperti, ci sarà più plastica che pesci in mare: una grande sconfitta per l’umanità. ECONYL® è un nylon rigenerato ottenuto mixando le reti da pesca recuperate negli oceani, vecchie moquette e altri scarti industriali derivati dal nylon molto inquinanti. Oppure il cotone riciclato, grazie al quale si salva il 64% di acqua per la produzione. Stesso discorso per la lana, recuperata anche questa con tecnologie molto avanzate come accade per il cotone, il processo di rinascita a tessuto ecologico non è scontato.

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