di Martina Biassoni
La pillow challenge è l’ultimissima sfida virale, che arriva dalla Svezia e se vi state chiedendo se sia una gara alla cosa più stravagante fatta con la testa sul cuscino, ritentate che sarete più fortunati.
La pillow challenge è l’ultimo ritrovato per sconfiggere la noia da quarantena e basta davvero poco per sbizzarrirsi e passare qualche ora divertendosi: un guanciale con federa clorata o – per gli amanti del monochrome – bianca, una cintura ed altri accessori per completare il look, perché, ormai lo avrete capito, la pillow challenge consiste nell’indossare un cuscino come vestito alternativo e “spigoloso”, stringendolo sulla vita con una cintura, per le più fashioniste magari di qualche designer famoso o con “fibbia à la cowboy”, ed abbinare a questo morbido outfit da quarantena degli accessori. Et voilà, il gioco è fatto!
La cosa più interessante è che questa challenge è stata lanciata solamente due giorni fa dalla influencer svedese Firo – la quale vanta circa trentamila followers su instagram – che è riuscita ad abbinare alla federa del suo cuscino una minibag ed un paio di sneakers facendo sì che il tutto risultasse perfettamente in tema con il suo stile e l’estetica del suo profilo, e quando si sceglie di cliccare sull’hashtag della foto sono già in migliaia ad aver aderito a quest’ultimo trend, complici sì la noia e la tristezza da quarantena, ma anche l’appetibilità e l’alta viralità della sfida.
Ancora una volta, siamo di fronte ad un caso di “salvataggio social”: perché è innegabile come i social network, in questo periodo in cui tenere le distanze è necessario e d’obbligo per tutti, ci stiano aiutando a sentirci gli uni più vicini agli altri.
Tutti si sentono pronti a supportare il prossimo, a condividere le proprie attività ed i propri pensieri, forti del fatto che sicuramente qualcuno sarà nella stessa situazione, starà provando lo stesso sconforto; e al contempo molti altri sono pronti a dispensare consigli, ad ascoltare le preoccupazioni degli altri. L’iper-condivisione tanto criticata prima della quarantena è diventata una fonte di quotidianità, di normalità, di forza che nessuno di noi sapeva di necessitare. La voglia di sapere cosa stiano facendo i nostri amici, di “sbirciare” nelle case dei vip trovandoli meno impeccabili e ingessati da qualche settimana, la voglia di lasciarsi intrattenere dalle dirette instagram, dalle challenge più disparate, dai racconti altrui ci sta portando ad essere più uniti che mai.
Che tutto questo amore e positività, voglia di renderci socialmente utili svaniscano quando torneremo ad avere per le mani le “vite vere” fatte di uscite, stress, aperitivi, frenesia, cattiveria, astio è un pensiero sconcertante che molto probabilmente diventerà realtà, ma intanto godiamoci il bello nel buio.