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domenica, 17 Novembre, 2024

UCRAINA: I RETROSCENA. E' arrivata la fine della guerra civile?

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E’ stat annunciata dal presidente Yanukovich , venerdì a Kiev  e confermata dal ministro degli Esteri francese Laurent Fabius , un accordo tra il governo ucraino e l’opposizione per avviare il paese verso la soluzione della crisi attuale. L’accordo dovrebbe includere un governo di unità nazionale e modifiche costituzionali , possibilmente tornando alla Costituzione del 2004 in cui i poteri presidenziali erano stati limitati.

Ma cosa è realmente accaduto in questi ultimi mesi in Ucraina?
1Vediamo di fare un quadro sinottico. I motivi di questa guerra civile, perché di guerra civile si è trattato, è da imputarsi a due motivi principali: il primo pare che sia il totale disprezzo dell’attuale presidenza e la sua relativa defenestrazione, sostenuto dal partito ultranazionalista Svoboda che però controlla solo un striminzita minoranza dei rivoltosi, il secondo motivo è l’associazione all’U.E. che è vista come garanzia di totale indipendenza si apolitica che economica dalla Russia, sostenuta dai due maggiori partiti dell’opposizione, ossia, il Partito della Patria della famosa Yulia Timoshenko e sostenuto dagli U.S.A. e il partito dell’Alleanza Democratica per le Riforme (UTAR), sostenuto dalla Fondazione Konrad Adenauer e  finanziato dal partito della Merkel: il CDU.

Fondazione Konrad Adenauer (KAS) , chi è costui? Perdonatemi se prendo in prestito il Manzoni ma gettiamo un po’ di luce su questo ente. La Fondazione Konrad Adenauer è una fondazione politica della Repubblica Federale di Germania e con i suoi progetti fornisce un contributo attivo alla cooperazione internazionale, è presente anche a Roma e a Parigi. Nell’ufficio romano della KAS si lavora a stretto contatto con il Vaticano e con i partiti di ispirazione cattolica tra, questi vi era anche la DC, e sviluppa progetti con tutte quelle associazioni della galassia cattolica. A livello europeo la KAS lavora a progetti politici con il PPE. L’attenzione della KAS è rivolta principalmente al rilancio dei partiti cristiano democratici, al processo di unificazione europea e a tutta l’area mediterranea, dialogo interreligioso compreso.

2Chiusa questa breve ma interessante parentesi torniamo all’Ucraina. A cagionar i mali dell’Ucraina è, a questo punto, il ruolo geopolitico che l’Ucraina riveste: uno stato in più da martoriare per la Merkel e uno stato in più da annettere all’Unione Eurasiatica a cui invece punta la Russia. Ovviamente Mosca si opporrà all’annessione dell’Ucraina all’U.E. ma non solo perché quest’ultima non ha la solidità economica per stare nell’Unione Europea ma anche per via degli accordi che la Russia ha stipulato con Kiev a dicembre del 2013 in cui Putin concede a Yanucovich  un prestito di ben 15 miliardi di dollari, la riduzione di circa il 30% del prezzo del gas e l’acquisto, da parte della Russia, di  titoli di stato ucraini per circa 3 miliardi di dollari.

Tornando ai tumulti di piazza Maidan, l’Unione Europea ha deciso di imporre sanzioni a funzionari ucraini, in quanto, secondo secondo Catherine Ashton , responsabile degli affari esteri dell’UE e la politica di sicurezza, in quanto i politici al governo e la polizia sono responsabili di violazioni dei diritti umani, violenza e uso eccessivo della forza contro dei pacifici dimostranti. Il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin ha espresso la sua rabbia con la valutazione degli eventi ucraini  dall’ Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton. Secondo lui, 75 persone sono state uccise a Kiev, di cui almeno 15 sono agenti di polizia. Pertanto se le proteste ucraine sono tranquillo, Catherine Ashton è una ballerina. Questo il simpatico commento del politico russo.

3Effettivamente non si può parlare di manifestanti pacifici se si considera che, nel bollettino diramato due giorni fa dalla polizia di Kiev si dichiarava esplicitamente che pareva molto strano come dei semplici cittadini fossero molto preparati alle tecniche di guerriglia, si faceva, quindi, chiaro riferimento ad infiltrazioni di paramilitari esterni all’Ucraina. Inoltre nella giornata di giovedì e venerdi, pare vi fossero dei cecchini appostati nei palazzi che circondano piazza Maidan che abbiano ferito dei poliziotti. Non sono certo pacifici manifestanti quelli che nella giornata di giovedi, verso sera, hanno preso in ostaggio degli agenti di polizia e, a dimostrazione della loro ferocia, hanno cavato un’occhio di un ostaggio.

Intanto, un piccolo giallo diplomatico avvenuto a Kiev venerdì, conferma la tesi di infiltrazioni esterne tra le fila dei dimostranti: durante gli scontri di piazza ha perso la vita un georgiano: David Kipriani, compagno politico dell’ex presidente della Georgia Mikhail Saakashvili, leader del Movimento di Unione Nazionale, che alle ultime elezioni, nel 2012, è stato duramente sconfitto dal partito filorusso “Sogno Giorgiano” del miliardario Bidzina Ivanishvili.
In ogni caso Saakashvili si è rifiutato di confermare che Kipiani  si trovasse nella capitale ucraina per motivi politici e l’ambasciatore georgiano a Kiev non ha commentato la situazione.

Gian Giacomo William Faillace

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