Il metodo Pnei4U della dottoressa Maria Corgna cura i problemi di salute
analizzando il sistema “mente e corpo” nella sua globalità: la persona è un unicuum
intero, non un insieme di organi indipendenti tra loro
Dall’alto delle sue trenta lettere, la parola “Psiconeuroendocrinoimmunologia”
(abbreviata in “Pnei”) è la più lunga della lingua italiana. Ma al di là di questa curiosità
letteraria, la Pnei è una disciplina emergente che si occupa delle continue interazioni tra
i nostri tre sistemi principali – quello nervoso, quello endocrino e quello immunitario – e
del loro costante dialogo con la psiche. Si tratta di una nuova visione-paradigma che si è
aperta negli ultimi anni, allorché le nuove acquisizioni nel campo delle neuroscienze e
dell’immunologia hanno dimostrato che gli stati d’animo, i pensieri e le emozioni
influenzano in modo diretto la nostra salute.
Questa relazione, tradotta nella vita di tutti i giorni di una società frenetica e
ipercinetica, spiega la diffusione di disturbi sempre più ricorrenti: ansia, insonnia,
irritabilità, problemi di origine nervosa, depressione eccetera. Poi, quando lo stress
diventa più forte, esso colpisce la sfera endocrina: tiroiditi, alterazioni del ciclo
mestruale, amenorree o menopause precoci. Infine, quando lo stress è ancora più
profondo e dura da molto tempo, aggredisce la sfera immunitaria. Da qui, la grande
diffusione di malattie autoimmuni (artrite reumatoide, rettocolite ulcerosa eccetera).
In questo scenario, la medicina accademica convenzionale fa una diagnosi e cura il
sintomo. Questo è importante e va salvaguardato; ma non è sufficiente. È necessario
fare un passo ulteriore: anziché limitarsi a curare il sintomo, è preferibile vedere la
persona nella sua interezza. Pertanto, la Pnei studia la malattia come la risultante di una
cattiva comunicazione tra i sistemi. Si focalizza sulle connessioni tra “psiche” e “soma”.
Come si declina in una risposta terapeutica questa conoscenza? La dottoressa
Maria Corgna, medico chirurgo, specialista in Endocrinologia e docente di
Psiconeuroendocrinoimmunologia, nel 2010 ha messo a punto Pnei4U, un innovativo
metodo terapeutico in cui “4” identifica, orientativamente, i quattro pilastri
fondamentali su cui si basa e che interagiscono insieme: Psiche, Nutrizione, Esercizio
fisico e Iter terapeutico. Un nuovo approccio che non coincide più con le sole medicine
e che si svincola dal concetto di farmaco.
Psiche: uno “stato potenziato”
L’intervento sulla Psiche non va confuso con la psicoterapia. La Pnei utilizza
strategie della psicologia energetica, che hanno lo scopo di gestire lo stress e di insegnare alla persone ad avere controllo dei propri stati emozionali. Nell’arco di poche
sedute (una decina; non anni di incontri), lo specialista fornisce al paziente la “cassetta
degli attrezzi” che gli consente di rafforzare la volontà di gestire e superare i momenti
difficili, dai quali altrimenti tenderebbe a essere vinto per forza di cose, dal momento
che le condizioni stressanti quotidiane sono costanti (problemi economici, dissapori con
il coniuge, preoccupazioni per i figli, difficoltà sul lavoro, il traffico, il rumore
eccetera). Lo specialista Pnei aiuta le persone a entrare in uno “stato potenziato”, che
significa – tra le altre cose – anche credere nel proprio benessere e nella propria
guarigione: spesso, infatti, le persone non guariscono perché trattengono a livello
inconscio l’immagine di se stesse malate. Il coaching in chiave Pnei lavora anche sulla
convinzione del paziente di poter essere attore protagonista della sua guarigione.
Nutrizione: a tavola combatti l’infiammazione
Lo stato emozionale ha una relazione diretta anche con il cibo. Sono infatti note le
“incursioni compensative” al frigorifero, ai dolci e a snack di varia natura. Tutti parlano
di diete, ma nessuno si occupa del soggetto principale, cioè della persona che mangia. E
non si fa nemmeno caso al fatto che lo stato emozionale è fondamentale per decidere il
“destino” del cibo: alimenti sani e leggeri ingeriti in un periodo di forti tensioni, di
depressione o di tristezza, saranno certamente digeriti con più difficoltà di un pasto
magari anche impegnativo ma consumato in una piacevole situazione di relax, magari in
compagnia di amici o in un posto particolarmente suggestivo e tranquillizzante. Al di là
di questi aspetti, il tipo di nutrizione che Pnei ricerca supera il comune concetto di
calorie, a fronte di un’alimentazione antinfiammatoria e antiossidante: i sistemi
iperattivi dello stress producono sempre infiammazione, che è un killer silenzioso, un
risultato al quale si arriva inesorabilmente quando si è stressati nella psiche o nel fisico
o, peggio, su entrambi i fronti. Il cibo, allora, diventa una vera e propria terapia.
Capendo come mangiare e quali alimenti privilegiare, possiamo aiutare il nostro corpo a
guarire.
Esercizio fisico: il segreto della postura
Esercizio fisico significa movimento. Il movimento mantiene attive e in buona
efficienza le funzionalità della nostra “macchina”. Esercizi aerobici, di tonificazione e
di stretching, inoltre, hanno immediate ricadute positive sulla postura intimamente
connessa con la salute generale della persona. Recentemente, poi, è nata Pnei4Dance: è
un innovativo modo di concepire il ballo con immediate e straordinarie ripercussioni
sulla sfera psicofisica.
Iter terapeutico: farmaci e dosaggi
Questo quadro – che abbraccia in un unico approccio trasversale psiche, cibo e
movimento – si completa con un iter terapeutico dettagliato, che parte dalla medicina
convenzionale accademica. Quest’ultima fa parte dell’indispensabile strumentario di
ogni medico ed è talvolta insostituibile. Nelle patologie croniche, gli effetti collaterali
ne limitano moltissimo l’utilità. Inoltre la terapia allopatica soprattutto in endocrinologia è per sua natura soppressiva, cioè usa dei dosaggi di farmaco che
inibiscono l’organo. Il modernissimo avvento della “Low Dose Medicine”, la medicina
dei bassi dosaggi, messa alla prova da molteplici studi clinici che ne hanno sancito
l’efficacia, usa gli stessi princìpi attivi dell’allopatia, ma in quantità talmente ridotte da
non sopprimere l’organo, bensì ricondurlo gradualmente a funzionare. Completano l’iter
terapeutico farmaci omotossicologici messi a punto dal medico tedesco Hans-Heinrich
Reckeweg negli anni Cinquanta e tutta una serie di integratori, perlopiù fitoterapici, a
spiccata attività antiinfiammatoria e antiossidante.
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La dottoressa Maria Corgna, medico chirurgo, specialista in Endocrinologia e Malattie Metaboliche, è
esperta e docente di Pnei da oltre 15 anni, con oltre 4500 ore di didattica frontale. Nel 2010 ha messo a
punto e presentato alla comunità scientifica il suo metodo terapeutico Pnei4U, quale percorso di
eccellenza per la prevenzione, il benessere e il recupero della salute. Tiene con regolarità, in tutta Italia,
lezioni e conferenze sulla Pnei e sul metodo Pnei4U. È autrice di diversi articoli e interventi pubblicati su
riviste nazionali e di settore e dei libri “Pnei… a chi?” e “Pnei System”, la grande sfida della medicina
moderna, pubblicati con Nuova Ipsa Editore.
Studio Medico Pnei4U
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Info
www.mariacorgna.it, www.pnei4u.com, www.pneisystem.com