di Martina Biassoni
La sostenibilità è uno degli hot topics del momento: la preoccupazione riguardo il rilascio nell’ambiente dei dispositivi di sicurezza, dell’aumento di utilizzo di plastica e lattice a causa degli stessi dispositivi, ed il turismo sostenibile, che in questo periodo va per la maggiore, a causa dell’infinita voglia di uscire ed esplorare ciò che si ha intorno, sempre ricordando però le regole di distanziamento e rispetto della natura.
Il turismo sostenibile è un’iniziativa promossa dagli stati europei e dagli enti per il turismo responsabile, che da qualche decennio viene promosso anche da una specifica carta che regola i rapporti, i comportamenti e le collaborazioni fra uomo e natura: la Carta Europea del Turismo Sostenibile che certifica 143 aree europee, di cui 30 italiane.
Questo è un documento importantissimo, sia per albergatori e turisti, sia per i nostri parchi e bellezze naturali, e che permette a chi si trova nella fortunata posizione di poter godere dei magnifici panorami che il nostro paese ci regala di avere delle linee guida a cui attenersi, delle aree protette e curate con la massima attenzione così che non vengano vandalizzate, e la certezza che ci sia una continua collaborazione fra le autorità e coloro che vivono e lavorano in quei territori, per far sì che suddette aree siano motore di sperimentazioni e progetti nell’ambito del turismo sostenibile.
Grazie all’attuazione della carta, moltissimi parchi naturali italiani (ed i loro gestori) hanno avuto la possibilità di collaborare con enti ed aziende turistiche presenti sul proprio territorio, in modo da potersi rinnovare, anche da un punto di vista del mercato, per poter offrire ai visitatori delle attività patrocinate all’insegna della sostenibilità. Bisogna infatti ricordare che i parchi italiani sono sempre parte di zone abitate, in cui, senza i dovuti accordi fra stato ed enti territoriali, risulterebbe difficile controllare il giusto rispetto delle aree protette da parte dei turisti che vengono da ogni dove per ammirare le bellezze naturalistiche italiane.
È infatti grazie all’esistenza della CETS se alcune aree vengono “bonificate” e rese adatte alla candidatura ad essere parte della rete di parchi e aree protette, e successivamente all’accreditamento vengono dedicati a gestori del parco ed aziende turistiche della zona dei momenti di formazione ed aggiornamento – anche grazie ad alcuni fondi resi disponibili da Ministero dell’Ambiente e Regioni- , con seminari e scambi di opinioni e metodi di promozione dell’attività.
In uno stato in cui il settore turistico e le bellezze naturali di certo non mancano, dobbiamo imparare a sforzarci il più possibile affinché essi possano essere tutelati, controllati e migliorati giorno dopo giorno. La sostenibilità deve sempre più entrare a fare parte dei progetti economici riguardanti il turismo, così da poter essere in grado di promuovere a livello locale, nazionale ed europeo il nostro territorio e le bellezze naturalistiche che ne fanno parte. Per un turismo più verde, sostenibile e sicuro, a favore di un futuro che, guardandolo con gli occhi annebbiati dall’inquinamento odierno, ha molto da fare per rendersi sostenibile.
A questo link si possono trovare informazioni e un elenco completo delle aree coperte dalla CETS http://www.parks.it/indice/cets/.