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Toti: sì al partito unico, ma non si chiami "sovranista"

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Roma, 7 aprile 2017, fonte Ansa. “Io sono favorevole a un partito unico in ogni caso”, ma “non chiamiamolo partito sovranista”, piuttosto “partito unico del centrodestra. Oppure meglio ancora ‘i Repubblicani’ in onore di Donald Trump”. Cosi’ il governatore della Liguria Giovanni Toti, che in un’intervista alla Stampa sostiene l’ipotesi del listone unico e si rivolge “a tutti i leader del centrodestra, a partire dal mio, Silvio Berlusconi, che e’ stato fondatore, innovatore e propulsore. L’idea del predellino e del Pdl venne a lui”. “Se vogliamo candidarci a guidare il Paese dopo piu’ di mille giorni del governo della sinistra dobbiamo intraprendere un percorso comune e scrivere un programma comune”, dice Toti. “Del resto, non possiamo presentarci alle prossime elezioni semplicemente come una somme di sigle. E’ necessario semplificare il sistema dei partiti. Di fronte a un Pd unito guidato da Renzi e ai cinquestelle dobbiamo aprire all’ idea di un partito unico del centrodestra”. “Basta giocare con le parole, federazione, lista unica. Sono stanco di partiti che costruiscono la loro offerta sulla base della convenienza. Invece e’ necessario procedere alla costruzione di un nuovo partito unico del centrodestra attorno alla parola convinzione”, afferma Toti. Per arrivare al soggetto unico, “ricomincio da tre potrebbe essere il nostro motto. Ovvero partire dalle tre regioni del Nord, Liguria, Lombardia, Veneto, dove il centrodestra e’ unito e governa con una classe dirigente matura e preparata”.

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