di Mattea Bonica
“Tiramisù, dolce amato dai veneziani del XVIII secolo, sta a indicare l’azione del sollevare in riferimento all’effetto positivo sullo stato d’animo. Dopo appena un assaggio, ci si sente più pimpanti.”
Forse una delle frasi che più rappresenta una delle eccellenze della nostra meravigliosa cucina: il tiramisù, la quinta parola della cucina italiana più conosciuta all’estero, la prima per i dolci.
A ottobre a Treviso doveva svolgersi il tipico Tiramisù Day, una giornata dedicata a questa delizia per il palato con diverse attività inerenti ma purtroppo a causa dell’emergenza sanitaria, è tutto rimandato. Il programma ricchissimo rimandato al 2021, ma il Tiramisù Day è uno spunto per cimentarsi anche a casa propria in questo dolce dalla storia secolare. Il miglior tiramisù, in fondo si può fare anche con le proprie mani, e le soddisfazioni fanno bene allo spirito in questo periodo difficile.
Uno show cooking diventa un momento di allegria per la coppia, per le famiglie, addirittura una sfida con gli amici via Zoom.
Ma qual è la storia del tiramisù? Perché questo nome? Quando nasce il tiramisù? Il tiramisù nasce a Treviso tra Settecento e Ottocento. La leggenda, tra realtà e fantasia, dice che questo dolce sia nato grazie ad un’idea di una “Maitresse” di una casa di piacere nel centro storico di Treviso.
Questa donna, “Siora” in dialetto, avrebbe creato questo dolce afrodisiaco per offrirlo ai suoi clienti, a fine serata per farli rinvigorire e risolvere così i problemi dovuti alla vita coniugale una volta rientrati a casa. Si tramanda che quando gli uomini erano un po’ provati, questa maitresse preparava il dolce esclamando “Desso ve tiro su mi”. Nasce così il Tiremesù, una specie di viagra dell’epoca, ipercalorico proprio perché doveva dare tanta energia e vigore. L’origine è Friuli-Venezia Giulia, tra Pieris di San Canzian d’Isonzo e Tolmezzo.
Dolce d’eccellenza italiano, nel 2006 è stato scelto come rappresentate d’Italia allo “Sweet Europe”, concorso di dolci provenienti da tutta Europa. A New York invece nel 2013 è stato dichiarato come piatto ufficiale della sesta Giornata Internazionale della Cucina Italiana.