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martedì, 24 Dicembre, 2024

The Intimate Resistance: 1971-2023 Mike Parr

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a cura di Eugenio ViolaGiovedì 28 Settembre 2023Casa Morra.
Archivi d’Arte Contemporanea Salita San Raffaele 20/C 

Giovedì 28 settembre, alle ore 17:00, inaugura, negli spazi di Casa Morra, Mike Parr. The Intimate Resistance: 1971-2023, retrospettiva a cura di Eugenio Viola e organizzata in collaborazione con il MAMBO – Museo de Arte Moderno di Bogotà (Colombia) che presenta, per la prima volta in Italia, il lavoro dell’australiano Mike Parr.In occasione dell’inaugurazione, l’artista agirà, dalle 17:00 alle 19:00, una nuova performance: Blind Painting Towards a Hole and a Head (2023).Il titolo della mostra, The Intimate Resistance, è preso in prestito dall’omonimo libro del filosofo catalano Josep Maria Esquirol (La resistencia intima, 2015), una profonda riflessione sulla condizione umana che diventa l’ipertesto per offrire un panorama aperto sul lavoro sovversivo e radicale di Mike Parr.Mike Parr (Sydney, 1945, dove vive e lavora) è internazionalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori della performance art. Nel corso di una carriera lunga più di 50 anni, l’artista australiano ha sfidato i limiti di questo medium all’interno dei parametri della storia e della teoria dell’arte, confrontandosi con i concetti di spazio, tempo, resistenza, memoria e meccanica della rappresentazione. Mike Parr è tra i pionieri che hanno plasmato la performance art in Europa e nelle Americhe tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta. Inoltre, è tra i pochissimi artisti ad utilizzare ancora oggi la performance come mezzo di espressione privilegiato.Da sempre, Parr utilizza il proprio corpo come soggetto, oggetto e medium per esplorare i limiti fisici e mentali del proprio essere. Il suo lavoro è spesso connesso al dolore, coinvolge i fluidi corporali, richiede atti di resistenza estrema ed appare disturbante e viscerale. Per questo motivo, le sue performance provocano reazioni complesse che sfidano emotivamente e intellettualmente l’artista stesso e, in molti casi, gli spettatori.The Intimate Resistance presenta un corpus di oltre 80 opere prodotto in più di cinque decenni, tra foto, film, video, installazioni, video monocanale e multicanale, incisioni e rari materiali d’archivio. Tra le opere esposte, alcune tra le prime “task performance” di Mike Parr, come Pushing a Movie Camera Over a Hill (1971) o Hold Your Breath for as Long as Possible/ Hold Your Finger in a Candle Flame for as Long as Possible (1972); così come alcune delle sue performance più controverse, come Cathartic Action: Social Gestus No.5 (The “Armchop”) (1977). Altre opere sono invece qui presentate per la prima volta, come Falling Self-Portrait (2023).Montage in Space & Time (1971-2023) offre una straordinaria visione d’insieme sul lavoro radicale di Parr, condensata in una videoinstallazione sincronizzata a quattro canali. Una combinazione di video, quasi una retrospettiva in una retrospettiva, che ripropone senza soluzione di continuità le sue azioni più audaci e impegnative, presentate in modo volutamente episodico e sconnesso.Photo-Death (2023) è invece un lavoro che sintetizza in una sequenza cronologica di immagini tutta la carriera dell’artista, affrontando lo spettatore con la documentazione fotografica di alcune delle performance più scioccanti di Parr. Sia Montage in Space & Time che Photo-Death rappresentano il tentativo dell’artista di determinare nuove modalità di rappresentazione della performance, salvaguardandone la memoria per il futuro.Painting Towards a Hole and a Head (2023) è una nuova performance ‘site-responsive’ che Parr ha concepito per questa mostra, legata ad una serie di Blind Paintings che l’artista ha realizzato nel corso degli anni, rigorosamente ad occhi chiusi e rifiutando persino di vedere la documentazione audiovisiva del risultato.The Intimate Resistance offre la possibilità di apprezzare, da una prospettiva unitaria, tutta la coerenza di Mike Parr, uno degli artisti viventi più estremi, irriverenti, ironici, radicali, blasfemi, impenitenti e iconoclasti che ha sperimentato e sfidato la performance art, plasmandone ambiti e territori e determinandone, finanche, gli esiti.Questa mostra celebra anche la donazione dell’intero archivio di Mike Parr per Casa Morra. Archivi d’arte Contemporanea, confermando il suo impegno nel conservare, esporre e promuovere gli archivi di figure fondamentali della storia dell’arte contemporanea, come Luca Maria Patella, il Living Theatre, Vettor Pisani, Hermann Nitsch, Arrigo Lora Totino e altri artisti che costituiscono il patrimonio della Fondazione MorraSi ringraziano Penny Clive e Anna Schwartz per il supporto dato all’esposizioneIl Progetto è finanziato con la L.R. n.7/2003, contributi per la promozione culturale anno 2023.  Mike Parr ha co-fondato nel 1970 con Peter Kennedy, Inhibodress Gallery, il primo artist run space in Australia che ha il merito di aver diffuso l’arte concettuale e la performance art nel continente. Numerosissime le sue mostre in Australia ed internazionali nel corso di oltre mezzo secolo. Tra le ultime: The Eternal Opening, Schwartz/Carriageworks, Sydney, 2019; Underneath the Bitumen the Artist, DarkMofo/Detached, Hobart, 2018; The Ghost Who Talks, 55th Biennale di Venezia, Palazzo Mora, Venezia, 2013. Ha rappresentato l’Australia alla 39. Biennale d’arte di Venezia, nel 1980. Tra le retrospettive più importanti: Edelweiss, Kunsthallewien, Vienna, 2012; Foreign Looking, National Gallery of Australia, Canberra. 2015; The Intimate Resistance, Museo de Arte Moderno de Bogotá – MAMBO, 2023.Eugenio Viola è dal 2019 Capo Curatore del MAMBO – Museo de Arte Moderno de Bogotá, in Colombia. Dal 2017 al 2019 è stato Senior Curator del PICA – The Perth Institute of Contemporary Arts a Perth, in Western Australia. Dal 2009 al 2016 è stato curatore al Museo MADRE di Napoli. Ha collaborato con numerose istituzioni italiane e internazionali. Ha curato nel 2015 il Padiglione dell’Estonia alla 55. Biennale di Venezia e nel 2022 il Padiglione Italia alla 59. Biennale di Venezia. Studioso delle esperienze legate alla performance e al corpo, ha curato le monografie dedicate a Teresa Margolles (Edizioni MAMBO, Bogotà, 2019); Regina Jose Galindo (Skira, Milano, 2014); Hermann Nitsch (Edizioni Morra, Napoli, 2013); Marina Abramović, (Sole 24 Ore Cultura, Milano, 2012); ORLAN (Charta, Milano-New York, 2007).Di prossima pubblicazione la nuova monografia dedicata al lavoro dell’artista, The Intimate Resistance, realizzata dalla Fondazione Morra in collaborazione con il Museo de Arte Moderno de Bogotá – MAMBO, in edizione italiano / inglese (Edizioni Morra) ed in edizione inglese / spagnolo (Edizioni MAMBO), a cura di Eugenio Viola.

Prof. Pasquale Lettieri
Critico d’arte

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