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lunedì, 25 Novembre, 2024

TERRORISMO: FRATTINI, ITALIA NON PARTE DA ZERO, RENZI RIVENDICHI NOSTRO IMPEGNO (2)

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Roma, 7 dic. (AdnKronos) - Valorizzare di più - anche agli occhi
dell'opinione pubblica - le operazioni di addestramento delle milizie
curde, nelle quali l'Italia è già impegnata da tempo. Ma anche armare
i nostri droni, utilizzandoli a supporto di azioni offensive congiunte
con Francia e Gran Bretagna, e non più solo in fase di ricognizione.
Questi i "consigli" di Franco Frattini, ex ministro degli Esteri, che
in un colloquio con l'AdnKronos commenta l'atteggiamento del governo
in merito al dossier siriano.
      "Come Italia - spiega Frattini - oggi abbiamo due scenari di interesse
che vanno inseriti tra le priorità. Il primo è rappresentato dalla
Libia, dove possiamo avere un ruolo di leadership sia nel favorire un
accordo politico" tra le fazioni in contrasto, "sia impegnandoci sul
terreno con addestratori e missioni di institution building, che
l'Italia sa fare benissimo e che avrebbero una ricaduta diretta anche
sul controllo dell'immigrazione", in un Paese che presenta "la più
pericolosa trasmigrazione di Daesh proveniente da Raqqa. Tutto questo,
però, richiede qualcosa che ancora non c'è: un accordo tra le entità
politiche di Tobruk e Tripoli e una risoluzione del Consiglio di
Sicurezza dell'Onu".
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