Terminato dopo due ore e mezza di colloquio l’incontro tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Berlusconi è rientrato a Palazzo Grazioli dove lo attendeva Denis Verdini, dopo avere lasciato sede del Pd, utilizzando un ingresso laterale come aveva fatto all’arrivo.
“Ho garantito a Renzi che FI appoggerà in Parlamento le riforme volte a semplificare l’assetto costituzionale del Paese”. Lo ha detto Silvio Berlusconi dopo l’incontro con il segretario del Pd. L’intesa riguarda anche la riforma del Senato e del Titolo V. “Queste riforme – ha ricordato Berlusconi – sono urgenti e necessarie per ridurre i costi della politica e modernizzare il Paese. Siamo lieti del cambiamento di rotta del Pd”.
“Profonda sintonia tra le nostre proposte e quelle di FI”. Sono le prime parole del leader del Pd, Matteo Renzi, dopo l’incontro con Berlusconi. Renzi ha parlato di tre punti: “Riforma del Titolo V della Costituzione, trasformare il Senato in una Camera di autonomia che non voterà la fiducia”. Infine, ha aggiunto Renzi, c’è un’intesa per “una legge elettorale che favorisca il bipolarismo e che elimini il potere di ricatto dei partitini”.
“C’è una profonda sintonia sulla legge elettorale verso un modello che favorisca la governabilità, il bipolarismo e che elimini il potere di ricatto dei partiti pi+ piccoli. Su questo tema abbiamo condiviso l’apertura ad altre forze politiche di scrivere questo testo di legge che per quanto ci riguarda; se nelle prossime ore saranno verificati tutti i dettagli, presenteremo il tutto alla direzione del Pd affinché voti lunedì alle 16”, ha spiegato Renzi in conferenza stampa.
La Critica