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lunedì, 25 Novembre, 2024

Tensione tra Maroni e Ncd in Lombardia dopo raduno Lega a Bologna

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Alfaniani chiedono "chiarimento politico" dopo "insulti gratuiti"
Milano, 9 nov. (askanews) - E' di nuovo alta tensione in
Lombardia tra il presidente della Regione, Roberto Maroni, e gli
alleati di Ncd. A dare fuoco alle polveri è stato, ancora una
volta, il segretario della Lega, Matteo Salvini, che dal palco di
piazza Maggiore a Bologna, secondo gli alfaniani, ha fatto
partire una raffica di "insulti" rivolti al partito di ex
berlusconiani e al suo segretario Angelino Alfano. Più che
sufficiente per chiedere a Maroni un "chiarimento politico", in
vista delle elezioni comunali di primavera.
"E' un problema di Ncd, non è un problema nostro. È evidente che
non si può stare contemporaneamente di qua e di là. Spero che Ncd
decida da che parte stare, almeno qui in Lombardia, con parole
chiare nelle prossime settimane" ha detto stamani Maroni, prima
ancora che il Nuovo Centrodestra chiedesse con una nota la
verifica di maggioranza.
"Ncd - si legge nel comunicato - partecipa con convinzione e
pieno sostegno al governo di Regione Lombardia all'interno di una
maggioranza di centrodestra, nella prospettiva politica, più
volte ricordata dallo stesso Presidente Maroni, che il 'modello
Lombardia', composto da forze politiche diverse ma capaci di
trovare una sintesi di governo su contenuti moderati e
riformisti, fosse l'unica alleanza politica per vincere le
elezioni amministrative di Milano e degli altri comuni lombardi".
D'altro canto ieri a Bologna, sottolinea il gruppo del Nuovo
Centrodestra al Pirellone,  "è emersa una proposta politica
diversa, ispirata a contenuti estremisti tipici della tradizione
lepenista, antieuropeista e di destra, sulla quale non siamo
disponibili a convergere perché non interpreta né i nostri valori
né il sentimento del nostro elettorato. È, inoltre, inaccettabile
che il leader di questa nuova aggregazione pronunci dal palco
volgari insulti personali contro il leader del nostro partito
Angelino Alfano, dichiarando una chiusura assoluta delle alleanze
con il Nuovo Centrodestra".
Da qui la domanda degli alfaniani "se dopo la manifestazione di
Bologna qualcosa sia cambiato, perché in passato abbiamo potuto
constatare la grande differenza tra la Lega di Maroni e quella
salviniana. Siamo convinti che la dignità sia ingrediente
fondamentale in questa coalizione, una dignità alla quale non
vogliamo rinunciare. Per questo ci attendiamo dal presidente
Maroni parole chiare sulla base delle quali assumeremo le
valutazioni conseguenti".
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