Per la prima volta nella storia, il Parlamento di Taiwan, il Yuan Legislativo, è stato occupato da manifestanti, che stanno protestando contro un accordo commerciale con la Cina.
Centinaia sono i manifestanti non alcuna intenzione di lasciare il Yuan nella loro protesta contro il patto commerciale con la Cina , mentre il principale partito di opposizione, il Partito Democratico Progressista, ha detto che le proteste continueranno. Un gruppo di studenti è entrato nel palazzo del Parlamento la sera di martedì e ha resistito a tre tentativi da parte della polizia per rimuoverli occupando l’emiciclo taiwanese, mentre migliaia di loro sostenitori hanno circondato la zona esterna.
I manifestanti hanno chiesto la revisione dell’accordo commerciale come promesso dal governo poco dopo è stato firmato lo scorso giugno. Lunedì, il governo, ha utilizzato la sua maggioranza al Yuan per ratificare un nuovo accordo con la Cina, provocando rabbia dell’opposizione e attivisti sociali. Gli occupanti vogliono anche le scuse del presidente Ma Ying-jeou, le dimissioni del premier Jiang Yi- Huah e il ritiro delle forze di polizia dall’edificio del parlamento.
I legislatori dovrebbero in primo luogo esaminare e approvare una legge che istituisca un quadro per la rinegoziazione di accordi firmati precedentemente con la Cina, sostengono i manifestanti, nel frattempo non ci dovrebbero essere incontri di alto livello e non negoziare nuovi accordi. Negli ultimi sei anni, la Straits Exchange Foundation di Taiwan e l’ associazione della Cina per le Relazioni attraverso lo Stretto di Taiwan hanno firmato nuovi accordi che sarebbero dannosi per centinaia di piccole e medie imprese, distruggerebbero posti di lavoro e porterebbero ad un ampliamento dell’influenza cinese sull’economia di Taiwan, senza parlare della minaccia alla sicurezza nazionale rappresentata dal comunista governo di Pechino. In base all’accordo la Cina si è impegnata ad aprire alle aziende di Taiwan 80 attività del suo settore terziario, mentre Taipei consentirà investimenti cinesi in 64 settori diversi dell’economia taiwanese.
Al fine di rendere più difficile per la polizia rimuovere i manifestanti dall’emiciclo, questi hanno ammucchiati sedie e altri oggetti davanti alle porte d’accesso. Tre parlamentari progressisti hanno continuato il loro sciopero della fame contro il patto di mercoledì: Bikhim Hsiao, Wu Ping-Jui e Wu Yi- Chen che hanno dichiarato che la loro azione sarebbe durata 70 ore per simboleggiare il 70 per cento dell’opinione pubblica che si oppone il patto commerciale con la Cina.
L’Ufficio presidenziale tramite il suo speaker Wang Jin- pyng fa appello alla calma, alla ragione e all’autocontrollo, sostenendo che si cerca una soluzione pacifica nel confronto senza danno per gli studenti. L’attività legislativa è stata sospesa per il giorno a causa dell’occupazione. Martedì scorso, Wang era stato critico nei confronti della gestione del KMT (il partito al governo) della questione, dicendo che c’era stato un accordo su come affrontare il patto ma non era stata seguita nessuna azione pratica. Il 25 giugno, il KMT ha accettato di una clausola di revisione dell’accordo con il voto del Yuan.
L’Ufficio presidenziale ha riferito che sono stati allertate e rinforzate le forze di polizia per evitare che l’azione di massa si espandesse anche all’edificio presidenziale.
Il palazzo presidenziale ha comunque assicurato che avrebbe rispettato i manifestanti. Il Capo dell’Agenzia Nazionale di Polizia Wang Cho-Chiun ha anche espresso la speranza che i manifestanti possano trovare un modo e pacifico per esprimere le loro opinioni. Il KMT, al contrario, ha attaccato con forza gli occupanti e l’opposizione, accusando il DPP di fomentare comportamenti illegali. Martedì scorso, il partito di opposizione aveva annunciato un piano per assediare la legislatura fino a venerdì. Il leader DPP, tra cui il presidente Su Tseng-chang, l’ex presidente Tsai Ing-wen e l’ex -premier Frank Hsieh e Yu Shyi -kun hanno visitato i manifestanti per esprimere il loro sostegno e aiuto agli studenti.
L’azione ha anche ricevuto espressioni di simpatia in altre aree dell’isola di Taiwan con 300 studenti della Providence University a Taichung ch estanno manifestando per esprimere la loro opposizione al processo di revisione condotto dai legislatori. L’attivista democratico cinese Wang Dan, che vive e lavora a Taiwan, ha chiesto al pubblico online di ascoltare le richieste degli studenti e capire i motivi del loro disagio.
Mercoledì pomeriggio, il più piccolo partito d’ opposizione, il Taiwan Solidarity Union (TSU), ha protestato davanti alla sede KMT, dove il partito di governo stava tenendo l’usuale riunione settimanale del Comitato permanente Centrale presieduto da Ma. La polizia è riuscita a tenere i manifestanti sull’altro lato della strada in cui si trova la sede del KMT.
Un funzionario del KMT non ha accettato una petizione che chiede una rinegoziazione del patto commerciale, ma ha promesso che avrebbe trasmesso le richieste del TSU al leader del partito .
Nonostante le proteste, l’amministrazione Ma ha detto che se l’accordo non fosse stato ratificato, avrebbe avuto un impatto negativo sull’economia e sull’immagine internazionale di Taiwan, che firmerà in futuro altri accordi di libero scambio e che è sua ferma intenzione, del suo governo e della sua maggioranza parlamentare aderire a strutture economiche come la Trans-Pacific Partnership e la partership economica regionale.
Gian Giacomo William Faillace