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domenica, 17 Novembre, 2024

TAIWAN, FORTE SCOSSA DI TERREMOTO. Rivisti i tempi di vita delle centrali nucleari

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Un forte terremoto, di magnitudo 4, ha scosso l’intera isola di Taiwan mercoledì scorso. L’epicentro è stato localizzato nel distretto di Shilin, nella capitale Taipei.

Non ci sono state vittime e tantomeno danni a cose ma questo evento, per gli ambientalisti, è stato visto come un avvertimento, considerato il fatto che le centrali nucleari presenti a taiwan sorgono sulla linee di faglia.

L’associazione Alleanza dei cittadini verdi, insieme ad altre 18 ONG, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che è più un richiamo al Governo circa il rischio che le centrali nucleare possano essere danneggiate da un terremoto ancor più violento, in special modo i due impianti di Jinshan e di Guosheng che si trovano in prossimità dell’epicentro del sisma di mercoledì.

Il governo taiwanese, dopo il terremoto che colpì il Giappone nel marzo 2011, aveva deciso di spegnere le centrali nucleari nel suo territorio oltre a bloccarne l’ampliamento.
Tuttavia, il ministero degli Affari economici ha detto diverse volte nell’ultimo anno che se la quarta centrale nucleare non può entrare in funzione, potrebbero verificarsi possibili carenze energetiche pertanto si è deciso di allungare i tempi per il pensionamento dei tre impianti tutt’ora operativi.

Utilizzando una serie di relazioni su redatte da un gruppo di indagine geologico l’Alleanza dei cittadini verdi, per bocca del suo segretario generale, Hung Shen-han, ha dimostrato che, innanzi tutto le tre centrali nucleari operative a Taiwan sorgono in prossimità delle linee di faglia, che la faglia di Shanchiao, a nord di Taiwan, è più estesa di quanto si pensasse, il che significa che si potrebbero scatenare terremoti molto più potenti di quanto prima ipotizzato.
Hung ha inoltre denunciato che la vita media di una centrale nucleare, in tutto il mondo, è di circa 28 anni e l’impianto di Jinshan ha ben 36 anni di vita, quindi ben otto anni oltre la media mondiale. Quindi, dati alla mano, Hung ha sempre dimostrato che i danneggiamenti o comunque i malfunzionamenti in una cetrale nucleare si verificano sempre durante le fasi iniziali o tardive della vita operativa di una centrale nucleare.

“Dal momento che le vecchie case costituiscono un pericolo, non sono un pericolo ancora maggiore le vecchie centrali nucleari?” gli fa eco Tsai Ya-ying legale della Wild at Heart Association, aggiungendo che mentre il governo della città progetta un rinnovamento urbano per mitigare i disastri e prevenire situazioni di pericolo causate dai vecchi edifici, dovrebbe anche mandare in pensione le vecchie centrali nucleari in conformità con i piani originali.

I gruppi ambientalisti hanno esortato il governo ad applicare rigorosamente i piani di pensionamento delle centrali nucleari operativi , rivalutare le politiche energetiche e smettere di minacciare la popolazione con le tesi di possibili carenze energetiche, inoltre, concudono, che il prossimo 22 febbraio, terranno un concerto, intitolato “No nukes! Long play”, a Taipei in cui gli artisti che si esibiranno urleranno la loro protesta per la rivalutazione delle politiche energetiche da parte del governo, ovviamente senza spaccare vetrine, auto in sosta e lanciare estintori contro i tutori dell’ordine.

Gian Giacomo William Faillace

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