8.5 C
Milano
lunedì, 18 Novembre, 2024

SUL PARLAMENTO DELLA CRIMEA SVENTOLA LA BANDIERA RUSSA. Caccia sovietici pattugliano il confine

- Advertisement -spot_imgspot_img
Annunci sponsorizzatispot_imgspot_img

Nella capitale Sinferopoli un gruppo di uomini armati in mimetica ha fatto irruzione nella seda parlamentare senza che la polizia intervenisse per poi issare una bandiera russa sul pennone.

 Barricate contro-rivoluzionarie in Ucraina: le hanno erette la popolazione russofona davanti alla sede del parlamento di Crimea, a Sinferopoli, la capitale. Lo riferisce la tv Rossia 24. I poliziotti per ora non intervengono. L’obiettivo è la convocazione di un referendum sulla secessione della Crimea dall’Ucraina. Una trentina di persone ha fatto irruzione nel parlamento issando il tricolore russo al posto della bandiera ucraina.

Gli agenti hanno deciso di non intervenire anche quando un gruppo di persone armate e in divisa mimetica, senza segni distintivi, è penetrato nella sede del Parlamento e del governo. Una trentina di persone ha fatto irruzione sparando contro i vetri dell’ingresso. Poi hanno tolto dal pennone la bandiera ucraina e issato il tricolore russo, che sventola insieme a quella della repubblica di Crimea. 

Le iniziative filorusse arrivano a distanza di poche ore dalle mosse di Putin. Il presidente russo, come comandante in capo dell’esercito, ha ordinato una gigantesca esercitazione militare con 150 mila uomini per testare la capacità di reazione delle truppe nei distretti centrale e occidentale, quest’ultimo confinante in parte con l’Ucraina. 

Nonostante il ministro della Difesa, Seghei Shoigu, si sia affrettato a dichiarare che si tratta di un’operazione non collegata con la crisi a Kiev, senza escludere però che alcune manovre possano tenersi ai confini con l’Ucraina, il messaggio che arriva da Mosca è chiaro: si è pronti a qualsiasi opzione, anche quella militare. 

La prova di forza, che durerà sino al 3 marzo, e di cui è stata informata la Nato, si declina con numeri che impressionano: 90 aerei, 120 elicotteri, 880 carri armati, oltre 1200 mezzi di vario genere e sino a 80 navi della flotta del Nord e del Mar Baltico, ma non del Mar Nero. Il primo test del genere, dopo circa 20 anni, fu ordinato da Putin nel cuore della notte lo scorso febbraio e riguardò il distretto militare centrale, mentre un mese dopo furono disposte manovre navali sul Mar Nero. Questa volta, oltre alle truppe di terra, sono stati mobilitati anche il comando della difesa aerea spaziale, dei paracadutisti, dell’ aviazione cargo e di lunga gittata. 

La lussuosa sauna usata per relax dal deposto presidente Ianukovich nella sua residenza da nababbo fuori Kiev sta asciugando ora i suoi presunti corpi di reato: migliaia di pagine dei 160 faldoni gettati frettolosamente nel laghetto della villa per occultare le malversazioni del capo dello stato ma recuperate dai manifestanti ed ora allo studio di un pool di giornalisti ucraini. Prima di scannerizzarli ed archiviarli, i reporter li fanno asciugare nell’aria secca della sauna presidenziale.

 “Kamikaze politici”. Così il nuovo premier designato ucraino, Arseni Iatseniuk, ha definito i ministri candidati al governo, per la loro missione di salvare il Paese dalla bancarotta. “Le casse dello Stato sono vuote, a causa di 75 miliardi di dollari di debiti, le obbligazioni ucraine ammontano a 130 miliardi di dollari”, ha detto. “Le pensioni non sono state pagate per intero da oltre un mese. La valuta straniera e le riserve aurifere sono state saccheggiate. Noi stiamo facendo tutto il possibile per impedire che la situazione si deteriori ulteriormente. Ci riusciremo. Non abbiamo altra scelta”, ha assicurato Iatseniuk, confermando che il piano del nuovo governo sarà svelato oggi, con l’approvazione dei membri dell’esecutivo. “Sarà breve ma preciso”, ha sottolineato.

Continua in Ucraina la campagna contro i simboli del dominio sovietico e russo: dopo l’abbattimento delle statue di Lenin e del generale Kutuzov (il vincitore di Napoleone), è stato profanato il Memoriale della fiamma eterna nella città di Sumy, ha denunciato il ministero degli esteri russo. “Monumenti storici continuano ad essere profanati in Ucraina. Stanno umiliando la memoria dei soldati che hanno liberato l’Ucraina”, ha accusato il ministero, riferendo che “a Sumy è apparsa una vasta discarica vicino alla fiamma eterna che commemora gli eroi della Seconda guerra mondiale”, nel “70/mo anniversario della liberazione dell’Ucraina” dai nazisti.

L’aviazione russa sta pattugliando lo spazio aereo occidentale del Paese dopo lo stato di allerta deciso dal presidente Putin, che è anche comandante delle forze armate. Lo scenario simulato è quello di un bombardamento dei bersagli nemici, in luoghi che saranno resi noti solo dopo l’esercitazione.

La Critica

 

- Advertisement -spot_imgspot_img

Ultime notizie

- Advertisement -spot_img

Notizie correlate

- Advertisement -spot_img