Dal covid allo streptococco, l’epoca dei tamponi sembra non tramontare mai.
Ancora non ci eravamo abituati alla fine dell’era dei tamponi, che ci siamo dovuti attrezzare per quelli per lo streptococco.
Sempre più bambini, infatti, sono a letto con il mal di gola, trattato inizialmente con i classici spray, o con la Tachipirina.
Purtroppo, però, non sempre risulta così facile curare questi sintomi, perché il più delle volte, l’infiammazione è un sintomo proprio dello streptococco, virus che può provocare febbre, dolori e gonfiori articolati e che può perfino coinvolgere il cuore.
Questo virus si manifesta soprattutto nei bambini tra i 5 e i 15 anni, e si può presentare anche in forma asintomatica.
In entrambi i casi, la cura avviene attraverso l’assunzione di antibiotico somministrato per via orale per circa 10 giorni.
Gli esperti dicono che, nonostante la sua particolarità, lo streptococco è un virus che viene facilmente debellato, salvo alcuni casi che fanno eccezione, quindi ecco perché il sistema sanitario non sembra preoccuparsi del boom eccessivo di tamponi positivi e ,soprattutto, dell’assalto degli ospedali pediatrici.
Le farmacie italiane confermano questo trend tanto da definire questa patologia influenzale simile al Covid per rapidità di diffusione.
Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha sottolineato che le farmacie sono state essenziali per aiutare e sostenere l’alta richiesta di tamponi.
Il consiglio dato ai genitori è di non allarmarsi, ma di tenere sotto controllo qualsiasi sintomo si presenti.
di Daniela Buonocore