di Stefano Sannino
Due filosofie differenti
Uno dei testi più in voga nei tempi moderni, usato soprattutto nelle scuole di business è L’arte della guerra, libro cult scritto da Sun Tzu (vissuto probabilmente fra il VI e il V secolo a.C.), leggendario stratega e filosofo cinese, che trova una moderna declinazione in ogni ambito della vita umana. Eppure, al freddo e strategico calcolo raccontatoci da Sun Tzu si contrappone in Guerra e pace ad una visione del conflitto molto più romantica e caotica, così diversa rispetto a quella narrata da Sun Tzu da essere una sua antitesi.
Strategie di vita in antitesi
Se il primo testo ci insegna come vincere un conflitto, usando ogni mezzo a nostra disposizione ed ogni debolezza del nostro nemico, il secondo testo ci descrive un conflitto molto più complesso, in cui non vince colui che meglio incarna il perfetto stratega, bensì colui che meglio di tutti si lascia trasportare dagli eventi della guerra stessa.
Il conflitto descrittoci da Lev Tolstoj è condotto da generali che non pianificano in anticipo le proprie mosse, ma che comprendono come la situazione sul campo di battaglia sia mutevole, accidentale, modificabile dal più piccolo movimento delle truppe. Le grandi strategie dal trattato cinese, non trovano posto nel romanzo russo, che invece per la prima volta diviene perfettamente cosciente di come i conflitti non siano vinti dai grandi strateghi, ma dai grandi generali che, per quanto possano essere uomini semplici o addirittura stupidi, devono possedere un’unica qualità: l’adattamento.
Ecco che a ben vedere, il romanzo di Lev Tolstoj costituisce un caso di studio molto più interessante del trattato di Sun Tzu, che al contrario ci insegna che possiamo prevedere ogni fattore ed usare ogni debolezza altrui come nostro vantaggio. Guerra e pace dovrebbe essere in questo senso, studiato e approfondito molto più de L’arte della guerra, che per quanto epico, presenta una metodo di pensiero troppo vecchio ed obsoleto.
La vita è caos, così come lo sono gli affari e gli affetti, gli amori e i conflitti: tutto questo trova spazio tra le righe del romanzo di Tolstoj e non, come abbiamo creduto finora, nelle massime di Sun Tzu.