Apple tenta di aggredire il mercato Business e di distanziare così i concorrenti. E’ ciò che si può desumere dall’annuncio diramato lo scorso Mercoledì di un accordo tra I.B.M. ed Apple. All”accordo di partnership è stata data una rilevanza tale che l’annuncio è stato diffuso a mercati finanziari chiusi.
Questo prevede che verranno sviluppate almeno cento APP per iOS appositamente concepite per il mercato Enterprise, I.B.M. venderà iPhone e iPad a questo mercato con già caricate le App a richiesta dei clienti che le sceglieranno da un catalogo privato. Queste saranno concepite specificamente per i settori del retail, salute, banking, viaggi, trasporti, telecomunicazioni ed assicurazioni, tanto per fare qualche esempio. Saranno rese disponibili tra l’ultimo trimestre di quest’anno ed il 2015.
A questo scopo, verrà creata una sezione, denominata I.B.M. MobileFirst per iOS, che curerà anche la fornitura di servizi “end-to-end” quali l’analisi dei flussi di lavoro, servizi cloud, gestione dei dispositivi per grandi organizzazioni, sicurezza dei dati e transazioni, una suite per la produttività per tutte le soluzioni IBM MobileFirts per iOS ed integrazione. Tutto ciò sarà reso disponibile sulla piattaforma di sviluppo I.B.M., Bluemix, su I.B.M. Cloud Marketplace.
Da parte Apple, che naturalmente cercherà di sfruttare l’immagine e la reputazione, nonché la forza commerciale (Big Blue sta introducendo servizi I.B.M. Mobile First and Supply per la fornitura, attivazione e gestione dei dispositivi anche con leasing) che I.B.M. ha nel mondo business.
Fattore molto importante, grazie ad I.B.M., sarà possibile per i prodotti Apple accedere al mondo dei Big Data ed usufruire del servizio di analisi degli stessi con un semplice “tap”. La Casa di Cupertino costituirà un apposito servizio AppleCare che darà assistenza 24/7 ai reparti IT e agli utenti finali aziendali.
Insomma, c’è molta carne al fuoco e ragioneremo la prossima volta su che cosa significhi e che cosa possa comportare questo accordo.
Fabio Ronchi