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lunedì, 23 Dicembre, 2024

SMOG: COMBATTERLO COSTRUENDO IN LEGNO. Una tecnologia ecologica da considerare

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L’altro ieri abbiamo parlato di inquinamento e soluzioni per ridurlo a livelli di edificio.

Non abbiamo però parlato dell’edificio vero e proprio e di come si possa costruire in maniera più efficace dal punto di vista  dell’efficienza energetica. Come premessa utile a chi si accinge ad acquistare una casa, è di fare attenzione all’orientamento. E’ importante che le due facciate principali di un edifico abbiano una esposizione Nord-Sud. Le facciate a Nord avranno poche finestre, tendenzialmente piccole, per ridurre le dispersioni, mentre quelle a Sud possono essere numerose, ma soprattutto grandi per agevolare l’ingresso di luce e calore del sole, che porta un contributo per il riscaldamento invernale. Chiaramente la distribuzione degli interni viene influenzata da questa impostazione. 

1Sinora, si è costruito con il classico mattone, che però è un modo vecchio di edificare, di stampo artigianale  e quindi poco preciso ed abbastanza lento, dalla qualità molto variabile, quindi. Se ci pensate, quando si costruisce una casa in mattoni e, dopo averla edificata, la si distrugge in certe parti per far passare tubature, fili  e quant’altro. Non è molto logico. Sarebbe come dire che uno costruisce un’auto e poi la spacca per far passare quanto serve.

Inoltre, date le caratteristiche del mattone e del cemento armato, per ottenere un buon isolamento termico, si è obbligati a realizzare pareti molto spesse che fanno sì che si ottenga, a parità di superficie occupata dall’edifico, interni più piccoli rispetto a vecchie costruzioni che usano la medesima tecnologia. Senza contare che l’impresa edile, se seria, per ottenere veramente certe prestazioni, alla fine avrà costi maggiori rispetto a prima, che poi, ovviamente, si dovranno ribaltare sugli acquirenti e di questi tempi, pensiamo che sia difficile riuscire a costruire ad una certa maniera, se poi il mercato non ti paga e riconosce questa maggior qualità. 

Una evoluzione rispetto al mattone, che è semi-artigianale, è quella adottata quando si costruisce lo “scheletro” in cemento armato, ma per chiudere il tutto e anche per gli interni, si usa uno speciale carton-gesso di origine tedesca. In questo caso, le pareti sono più sottili, è più facile raggiungere certe prestazioni, è un po’ più veloce e i vari servizi passano nelle intercapedini .

3A Milano, in Via Ugolini, è stata realizzato un edificio, chiamato Ecosun Building, che, tra i primi, ha raggiunto in città la classe energetica Cened (l’ente Lombardo per la certificazione) “A+” e che ha usato tale tecnologia, che venie definita a “secco”. Anche qui i costi di costruzione sono allineati  o anche un po’ superiori al tradizionale modo di costruire. Si passa ad un metodo industriale molto veloce, in  quanto si crea una intelaiatura in tondini di ferro e ad essa si applicano internamente ed esternamente dei blocchi in P.V.C. espanso e o similari (con funzione isolante termico), dopo di che si fa una colata di cemento che va a chiudere ogni spazio  vuoto.  E’ un sistema molto buono dal punto di vista dell’isolamento termico, forse il migliore in quando le dispersioni nelle giunzioni di pareti sono quasi inesistenti. Oltretutto, il costo di costruzione è economico, ma, a nostro avviso, si offre poi un po’ dell’effetto bunker. Immaginate di vivere in una casamatta ben isolata che richiederebbe poi un impianto a circolazione forzata dell’aria con recupero di calore per permettere un ricambio dell’aria. 

Tutte queste costruzioni, sono ormai antisismiche e progettate per una specifica zona, della quale si tiene in conto lil fattore di pericolosità sismica. Attenzione, però che dire antisismico non basta. Intendiamo dire che sicuramente, se l’edificio è ben progettato e ben costruito, in caso di terremoto vi salverete e riuscirete ad andare in strada, in quanto la struttura è in grado di sopportare questi fenomeni. Non vuol necessariamente dire, però, che la casa si salverà. Infatti, potrebbe accadere che, a seguito di un esame strutturale dell’edificio dopo il terremoto, la casa vada abbattuta perché non ritenuta idonea resistere ad altri eventi sismici.

4Si passa poi alle costruzioni in legno multi-piano, che sono, per onestà va detto, quelle che prediligiamo. Qui la tecnologia si è evoluta ed è possibile costruire con il legno edifici utilizzando la tecnologia “ a telaio”, che richiama un po’ quella che vediamo nei film americani nei film western quando edificano una casa. E’ possibile  arrivare a 4-5 piani di altezza.

C’è poi un’altra tecnologia più recente, che ha più nomi e che si chiama X-Lam. Cross-Lam o CLT. Sostanzialmente si tratta di strati di legno lamellare incollati ortogonalmente, dove ogni punto della parete è strutturale, quindi portante. Si riesce a costruire case di 8-9 piani, ma in studio ce ne sono anche di più elevate. E’ un metodo molto veloce, assolutamente industriale. Anche qui è una costruzione “a secco”, in cantiere si fa solo una sorta di montaggio delle pareti.

A Milano abbiamo  un esempio di una serie di edifici costruiti con questo sistema in Via Cenni, per un progetto di “Social Housing”. Lo scavo per le fondamenta, che si realizzano sempre in cemento armato, è stato fatto, se non siamo in errore, nel Febbraio 2012, mentre la consegna dei 124 appartamenti (4 edifici da 9 piani), è stata fatta ad Agosto 2013. (erano leggermente in ritardo sulla data prevista di Giugno).

Sia per la soluzione tecnica, sia per i costi di affitto/affitto con riscatto, hanno avuto un overbooking. Più di seicento richieste per i 124 appartamenti. Sono previsti costi di gestione bassissimi per queste case, gli impianti permettono sia il riscaldamento che raffrescamento, non c’è allacciamento per il gas. Qui, rispetto ad una costruzione tradizionale, grazie all’efficienza termica del legno, a parità di superficie di edificio occupata,  gli interni hanno guadagnato ca. un 10% di superficie interna, l’antisismicità è tale da resistere a più à terremoti senza la necessità di essere abbattuti dopo il verificarsi di un tale evento. I costi di costruzione sono paragonabili al tradizionale, se non, addirittura, inferiori.

Il legno sicuramente brucia e pure bene, ma grazie ai rivestimenti in cartongesso interni ed esterni resistenti la fuoco per 60 minuti, si hanno buoni margini di sicurezza, senza contare che, strutturalmente parlando, in caso di incendio, un edificio in legno è più sicuro di uno in cemento armato, in quanto quest’ultimo crollerà prima, senza contare che la velocità del  fuoco con  il legno è nota e determinabile il che permette di fare calcoli e previsioni su quando la struttura cederà. 

Chi vive in queste case, sostiene che il comfort sia decisamente più elevato. La combinazione di edifici che utilizzano tecnologie avanzate con impianti termici di nuova generazione, come quelli di cui vi abbiamo parlato la scorsa volta, permettono costi di gestione molto basi se non quasi pari a zero. Da ciò si ricava che il futuro non può più essere nel mattone. I minori consumi, quindi la riduzione dell’inquinamento e i costi di gestione più bassi, passano dall’innovazione di edifici come quelli che vi abbiamo sopra descritto.

Fabio Ronchi

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