di Marzio Milord
Giornali, blog, radio e tv ci martellano da settimane, e lo faranno per altre due, per quanto concerne la “situazione Quirinale”. Silvio Berlusconi, con stile, garbo e invidiabile savoir faire politico, è certamente uno dei papabili, quello che il parlamento, grazie ai voti di tutto il centrodestra, ha la maggioranza relativa ma non assoluta. I parlamentari indecisi sul suo nome si stanno assottigliando sempre di più, anche grazie ai fedelissimi Gianni Letta, Marcello Dell’utri e Vittorio Sgarbi, i quali stanno facendo un lavoro certosino tra i parlamenti di sinistra e i delegati regionali.
Non ci possiamo dimenticare che siamo nel 2022, in piena era digitale, e se la partita sul Colle è ancora apertissima, il web sta impazzendo con meme su Sergio Mattarella, su Salvini che avvisa Giorgetti, sul M5S come al solito è in alto mare su tutto, ma soprattutto con l’hashtag #roadtoquirinale a sostegno di Silvio Berlusconi. E chi lo avrebbe mai detto o scritto? Invece il Cavaliere, tra il marasma politico fatto di ignoranti, populisti e post comunisti, è quello che ispira più fiducia sul web e non solo. Facebook, Instagram e Twitter stanno esplodendo con questo hashtag in tema di Quirinale; non è certo un trend topic, poiché il web vive di ben altro, ma il fatto che Silvio Berlusconi, 84 anni, con un passato e presente gloriosi ma anche qualche pecca (a sinistra, se la passano molto peggio. Mps docet), sia così forte sui social network vuol dire che ha lasciato e lascerà un segno non da poco.
Per quanto concerne l’aspetto strettamente politico, Silvio ha fatto benissimo a dichiarare elezioni anticipate qualora Mario Draghi dovesse salire al Colle, poiché la maggioranza che sostiene questo Governo non avrebbe più senso di esistere.