di Daniela Buonocore
I cambiamenti climatici, le improvvise tempeste di vento, acqua e neve, sono il segno di un Pianeta che soffre. L’aria gelida che si respirava in tutta Italia da circa due settimane ha portato con sé un travolgente ciclone mediterraneo, che ha distrutto, in particolare, la parte sud-orientale della Sicilia.
La Sicilia sta facendo i conti con la violenta ondata di maltempo, iniziata durante la serata di mercoledi 8 febbraio. Vige l’allerta rossa sull’Isola, che al momento presenta allagamenti ingenti con automobilisti bloccati nelle auto e case isolate. Sulle montagne, bufere di neve e città come Catania, Siracusa e Ragusa, prive di corrente. Scuole chiuse e isole minori senza collegamenti. Disagi anche per chi doveva partire o atterrare, con voli in grande ritardo o definitivamente cancellati.
Il maltempo che sta devastando la Sicilia sta innescando una violenta ventilazione orientale, responsabile delle mareggiate che hanno allagato il versante ionico. Colpite in particolare Catania, Aci Trezza, Siracusa e Messina, dove le onde hanno scavalcato muretti e invaso le strade, trasportando con sé detriti e danni.
Impegnati nelle operazioni di salvataggio, le squadre della Protezione Civile dei Vigili del Fuoco, che hanno fatto evacuare già trenta persone dalle loro case insieme ad un agriturismo a ridosso del fiume Clane. Tra gli automobilisti rimasti bloccati, recuperata anche una donna in stato di gravidanza. Straripato il fiume San Leonardo che ha invaso la statale 194 Ragusana. Sospesa anche la tratta ferroviaria sostituita dal servizio autobus.
Enzo Pantano, Assessore alla Protezione Civile, parla di una situazione drammatica ed invita ad evitare spostamenti.
di Daniela Buonocore