di Abbatino
È già febbre da elezione per il Presidente della Repubblica. Tutti si muovono per carpire notizie e capire come si muoverà l’attuale composita compagine di governo, eterogenea in tutto e anche per quanto riguarda la linea per l’elezione del presidente della repubblica. Il meccanismo è regolato dalla Costituzione, ma la carta fondamentale non dice tutto. Non c’è scritto che il Presidente del Consiglio non possa passare a fare il Presidente della Repubblica e che sarebbe sensato pensarlo. È anche vero che Draghi, odiato dai no green pass, è gradito invece alle larghe fette dei capi di stato europei ed europeisti, che vedono in lui la garanzia di tanti interessi ( forse solo i loro ) in Italia. Ma se Draghi va al Colle chi si occuperà del governo?
Questa è la problematica insormontabile che alla fine frenerà Draghi e avvantaggerà un Mattarella bis, a termine come il suo predecessore, oppure un neo post vetero democristiano, stile Prodi o, udite udite, Pierferdi Casini? Certamente non ci sarà Silvio, il cavaliere senza paura, del quale però tutti avrebbero paura se dovesse salire al Colle. Febbraio è vicino, e dopo la manovra che ancora dimostra la debolezza politica del governo, si apriranno scenari nuovi, speriamo anche per l’Italia, dopo tutto.