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martedì, 26 Novembre, 2024

SCUSATECI, ABBIAMO SCHERZATO. Per fortuna i soldi per lo Sblocca Italia non ci sono

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Il Diavolo fa le pentole, a volte i tribunali che affidano a caso i bambini, ma mai i coperchi. E così affidarvicisi quando si cercano le coperture finanziarie rischia di essere una mossa suicida. Se ne devono essere accorti anche dalle parti di Palazzo Chigi, mentre il titolare distribuiva gelati in strada. la mai teoria è che in presenza di Renzi sia impossibile lavorare seriamente. Ma ve lo immaginate fare conti con uno che gioca con le slide e conia slogan ridicoli a tutto spiano? Ecco, appena sono riusciti a liberarsene per qualche ora ci si è accorti che i soldi in cassa sono un quinto di quelli che ci si aspettava, 800 milioni contro i 4 miliardi sperati.

Da qui in poi la mia analisi lascia i binari dei soliti articoli di opposizione. Non dirò “ma come faremo a ripartire senza quei soldi?” e nemmeno ironizzerò sull’ennesima manovra mancata. No, signori, io gioisco. Davvero, sono felice che quei soldi non esistano. E’ venuto il momento di dire basta a qualsiasi forma di ulteriore spesa pubblica. Dirò di più, qualsiasi ripresa si generi in questo modo sarà drogata, insostenibile e inevitabilmente fragile. Perchè non avrà nulla a che vedere con ciò che crea valore: cioè i bisogni dei cittadini soddisfatti dagli operatori del mercato. I piani quinquennali sovietici non hanno fallito perchè i pianificatori fossero incompetenti. Hanno fallito perchè presumevano di sapere di cosa la gente avesse bisogno.

E non lo sapevano i burocrati sovietici e non lo sanno i burocrati Italiani, Americani o Svedesi. Non lo sa e non lo può sapere nessuno. Questa è la forza delle società libere, questa è la grandezza del Mercato. L’unico Sblocca Italia possibile è un provvedimento che dimezzi le tasse. Privatizzando e vendendo contemporaneamente scuole ed ospedali. Altro che caserme. Ma chi diamine la comprerebbe una caserma, se poi non ci posso nemmeno fare quello che voglio perchè i comuni me lo vietano? Vendetemi piuttosto tutti i posti dove la gente va perchè ci sono servizi utili ed è disposta a pagare per averli. Che poi è il medesimo ragionamento che porta a vendere quote di Eni ed Enel e non delle partecipate in perdita.

Siccome quanto detto sopra è pura utopia allora meglio non fare nulla. Smettiamola di drogare l’economia e lasciamola morire. Tanto i bisogni non muoiono mica, dopo il collasso saranno ancora là, pronti per gli imprenditori che saranno ancora in grado di stringere i denti ed andare avanti. Fino a quel giorno, forza Merkel, facci sognare.

Luca Rampazzo

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