AGENZIA / Dal primo di marzo è il giorno dell’entrata in vigore del sistema di bonus-malus sulle emissioni delle auto di nuova immatricolazione, inserito dal governo nella Manovra. L’ecotassaprevede incentivi per le auto che emettono meno di 70 grammi di CO2 al chilometro e penalizzazioni per quelle che emettono dai 160 grammi di CO2 in su. Concessionari e produttori di auto denunciano però l’inefficienza del sistema: “Non si può pagare la tassa né richiedere i bonus”.
“Il sistema non è ancora pronto” – Nei giorni scorsi, in merito all’applicazione del malus, l’Agenzia delle Entrate “ha pubblicato la risoluzione che istituisce solamente il codice tributo da utilizzare per il pagamento dell’imposta, senza fornire ulteriori precisazioni né chiarire i termini per effettuare il pagamento”, hanno riferito le associazioni di costruttori e dealer Anfia, Federauto e Unrae.
Per quanto riguarda invece gli incentivi per le auto meno inquinanti, “manca ancora il decreto interministeriale di attuazione e non c’è traccia della piattaforma on line per richiedere gli incentivi”.
La tassa – Il primo marzo è comunque il giorno in cui scatta la cosiddetta “ecotassa” sull’acquisto di auto nuove che parte da 1.100 euro per le vetture che emettono da 161 a 175 grammi di CO2 al chilometro e che sale progressivamente a 1.600 euro per le auto che emettono tra 176 e 200 g/km. Si arriva invece a quota 2.000 euro per emissioni tra 201 e 250 g/km e a 2.500 euro per le vetture che emettono oltre 250 grammi di CO2 per chilometro. Da tenere in considerazione che dalla tassa sono esentati quasi tutti i diesel, considerando che un 3.000 sovralimenato emette circa 140 g/km.
Gli incentivi anti-inquinamento – Per la determinazione del livello di emissioni si tiene in considerazione il dato del ciclo di prova Nedc come riportato nella voce V.7 del libretto di circolazione. Parallelamente scatta anche il sistema di incentivi per le auto a bassa emissione di CO2. Il bonus parte da 1.500 euro per l’acquisto, senza rottamazione, di un’auto che emette tra 21 e 70 grammi di CO2 al chilometro e sale a 4.000 euro per quelle che emettono 20 grammi o meno. Nel caso poi si porti in rottamazione una vecchia auto il bonus sale rispettivamente a 2.500 e a 6.000 euro.