di Paolo Peverini
Ha cominciato a farsi conoscere con la musica rap, mostrandosi differente dagli altri suoi colleghi, celebrando nei suoi pezzi sempre il suo lato artistico e portando con sé una sfumatura di diversità anche nel vestiario.
Con il suo stilo unico e particolare, il cantante Samuel Heron, dopo un periodo di silenzio artistico e quasi riflessivo, ha deciso di uscire con il suo ultimo brano, facente parte di una trilogia abbastanza singolare. In questa trilogia, il rapper si trasforma in un cantastorie, narrando le sue esperienze vissute da ragazzino nel paesaggio ligure in cui è nato. I brani che compongono la trilogia, Me ne batto r’ belin, Ragazzi Popolari e Ubriaco (per davvero), hanno una composizione musicale alquanto raffinata, mostrando il bagaglio culturale dell’artista, la sua poliedricità e versatilità stilistica musicale; l’esempio di trova nell’ultima canzone uscita il 3 agosto, composta da una chitarra che suona in levare, accompagnata dalla voce del cantante ligure.
Non si fermano così i racconti di Samuel, il quale scrive come didascalia nel suo ultimo post su Instagram che ha ancora tanto da raccontare al suo pubblico.