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domenica, 17 Novembre, 2024

SALVINI APRE A DRAGHI: BLUFF O CONVERSIONE?

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di Roberto Donghi

Nella trasmissione tv del sobrio Mario Giordano, Matteo Salvini si lascia andare all’ipotesi di Mario Draghi presidente della Repubblica. Una dichiarazione-rivelazione che sconvolge e forse fa intravedere delle aperture verso “il resto del mondo” e quindi finalmente una maturità più centrista della Lega.
Oppure una mossa politica, vecchia come il mondo, per bruciarlo.
Una affermazione forse fatta per rubarlo alla sinistra e farlo passare come “sua proposta”, portando avanti tale convinzione fino a quando il povero Draghi non sarà scartato e non sarà più riciclabile dai dem.
Un’ ipotesi azzardata? Forse, ma gli spunti riflessivi non mancano.
Non è la prima volta infatti che la Lega si sbilancia su posizioni europeiste: all’ultimo raduno di Pontida le dichiarazioni di non avere più come obiettivo l’uscita dall’euro sono state molte, tante, hanno fatto parlare e sperare salvo poi constatare che Borghi e Bagnai restavano e restano tutt’ora i responsabili economici del partito.
Così come non è la prima volta che la Lega elogia Draghi: sempre a Pontida l’ex presidente BCE venne elogiato per il quantitative easing e le dichiarazioni salviniane nel salotto di Giordano potrebbero giungere in tempo per confermare quell’orientamento e riconvertire la linea di partito sulla via per Bruxelles.
Potrebbe a parole, ma nei fatti rimane che il leader leghista a Strasburgo, nonché responsabile esteri del partito, resta l’ex 5 stelle Marco Zanni. Zanni è da sempre in prima linea contro la BCE, a lui indirizzata una lettera firmata da Mario Draghi e datata 28 novembre 2017, nella quale l’ex presidente BCE rispondeva: “consideriamo l’euro irreversibile . Per questo motivo non facciamo congetture riguardo ad altri scenari”. Possiamo immaginare quale fosse l’interrogazione presentata dall’eurodeputato.
L’ipotesi quindi che un partito che si definisce “di centro destra” che è attualmente fuori dal PPE e che vede i no euro (ed Europa) saldi nelle loro posizioni politiche, possa realmente appoggiare Mario Draghi sembra essere molto remota.
Ma si sa: le vie del Signore sono infinite e sperare non costa poi molto.

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