Ennesimo caso di violenza, un orrore che ha scosso l’intera cittadina di Sant’Antimo in provincia di Napoli.
Questa volta la violenza si è consumata ai danni di un ragazzo disabile.
Sono indagati tre ragazzi, tutti compagni di scuola della vittima. Ad emanare due ordinanze di applicazione della misura cautelare e della custodia in carcere, sono stati il tribunale di Napoli nord e il tribunale per i minorenni di Napoli sud su richiesta delle rispettive procure, a seguito delle indagini dei carabinieri della tenenza di Sant’Arpino.
I tre giovani indagati, uno dei quali è ancora minorenne, sono indiziati per atti persecutori, con l’aggravante della violenza sessuale di gruppo e di un’azione mirata basata sulla debolezza psichica e sul ritardo cognitivo della vittima.
Alcuni episodi sarebbero stati addirittura ripresi attraverso gli smartphone degli aggressori.
Le indagini sono ancora in corso, nel frattempo i tre ragazzi restano indagati e sono attualmente sottoposti a custodia in carcere.
Pene più severe e soprattutto maggiore controllo sono ciò che oggi viene chiesto dai cittadini di Sant’Antimo, non è la prima volta infatti che avvengono casi di bullismo e di violenza su minori o su ragazzine e i genitori non vogliono sentirsi abbandonati dalle istituzioni: “i nostri figli hanno il diritto di poter scendere e condurre una vita normale anche in strada senza il terrore di dover subire violenze, vogliamo controlli e punizioni esemplari per chi non rispetta nessuno”.
di Daniela Buonocore