Questa domanda la pongo, in particolare, ai piccoli imprenditori e ai liberi professionisti.
A partire dal 04 maggio, si allenteranno gradualmente molte delle vigenti restrizioni e scopriremo un “nuova normalità”.
Sono giorni che ci ripetiamo “nulla sarà come prima”: sì, ma come sarà d’ora in poi? E’ difficile saperlo, però lo scopriremo giorno dopo giorno.
Intanto, in Campania, a partire dal 27 aprile sarà possibile per bar, pub e ristoranti riprendere la loro attività, sebbene limitata alla sola distribuzione domiciliare.
Sto leggendo che molti hanno deciso di non aderire, ritenendo le condizioni eccessivamente penalizzanti.
In pochi, invece, si stanno attrezzando e con entusiasmo sono pronti a “rimettersi in carreggiata”. I secondi li apprezzo tantissimo. I primi li capisco, ma fino ad un certo, però non condivido la loro scelta.
Al netto delle pastoie burocratiche ed investimenti nel breve da compiere, evidentemente loro intendono semplicemente “RIPARTIRE”, ma forse non hanno inteso che per proseguire occorre “RINASCERE”.
Sì, perché, cari piccoli imprenditori, soprattutto del circuito HO.RE.CA., se pensate che aspettare una settimana o altri dieci giorni, così da ricominciare da dove vi siete fermati, allora non avete capito proprio nulla.
Questo è il momento di “RINASCERE” ossia reinventarsi e reinventare la propria attività e le modalità di espletamento della stessa.
Lasciate stare quelle amenità ad uso e consumo di riviste e giornali, quali separatori di plexiglass posti sui tavoli o tra i tavoli.
Scordatevi di ripartire con i vostri locali di nuovo pieni, con i clienti gli uni addosso agli altri.
Probabilmente l’immagine dei vostri locali, così come la ricordate, ritornerà quando ci sarà un vaccino e la gente si sentirà di nuovo al sicuro, o forse non ritornerà mai più, perché poi i clienti avranno definitivamente abbandonato certe abitudini e certi stili.
Non so se il futuro sarà dominato dal delivery, dalla figura di piccoli chef a domicilio, dagli home-restaurant o da qualche nuova moda/stile comportamentale che qualche “visionario” introdurrà.
Però pensare di ripartire da febbraio è un intento suicidario.
Intanto, sappiate che quei titolari di bar, pizzetterie e pizzerie che stanno cogliendo al volo quest’opportunità si troveranno avvantaggiati rispetto a voi che aspettate…
Essi già si stanno lanciando nel nuovo mondo, con il coltello tra i denti per conquistarlo e farlo proprio, già si stanno adeguando alla “nuova realtà”, già la “annusano”, la “studiano”, cercano di capirla per dominarla.
Voi, intanto, continuate ad aspettare…mi raccomando!
P.S. In realtà, chi vuole “RINASCERE” sta sfidando la burocrazia, ottemperando in poco tempo alle sue richieste, mentre chi vuole “RIPARTIRE” si sta piegando alla burocrazia, rinunciando ad ottemperare alle sue richieste.
Avv. Agostino Miele
Specialista delle professioni forensi