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venerdì, 22 Novembre, 2024

RIFRAZIONE del VIRTUALE

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In Primis, argomenti che possono “sembrare” distinti e non equivalenti, che nella vita quotidiana, sono certamente “pane quotidiano” di cui fanno parte del nostro comportamento di “nesso-causa-effetto” come andremo ad analizzare, sono invece “uniti ed equivalenti” è non distinti ! Indubbiamente, sono considerati sia da un aspetto scientifico, sia dalla pratica della vita quotidiana !

Brevemente altresì doverosamente, un accenno all’aspetto scientifico:
1) Rifrazione, fenomeno che si verifica, insieme alla riflessione, quando un fascio di radiazioni elettromagnetiche, specialmente luminose, incide sulla superficie di separazione tra due mezzi trasparenti (per es. aria e acqua) e una parte di esso la attraversa e viene trasmessa nel secondo mezzo dove forma con la superficie un angolo diverso da quello di incidenza (angolo colpito dal fascio di luce) e si propaga lungo una diversa direzione.
2) Virtuale , fenomeno che è in potenza ma non in atto (per es. la realtà virtuale delle play station e simillimum) le sue qualità sono più virtuali che reali, talvolta con allusione all’imminenza e inevitabilità di una situazione della quale sono già in atto tutte le premesse (per es. i due paesi erano in virtuale stato di guerra) contrapposto al reale!

Definito l’aspetto scientifico, analizziamo l’ordinario giornaliero: Vita Quotidiana , dove consideriamo due fenomeni, che possiamo vedere, sentire, osservare, nonché anche giudicare ma solo per conoscere, giammai vi sia inquisizione da potere temporale inesistente ma pregiudizievole a priori ! Difatti, la Rifrazione è Realistica per tutti coloro che la osservano, mentre il Virtuale non è Reale, ma in molte persone, oltre l’immaginario, che la osservano, potrebbe anche essere realistico, determinando un distacco dalla realtà, con ricadute psico-comportamentali, che in parecchi casi, possono alterare il proprio spazio/tempo è conseguenze spiacevoli ! Paradossalmente il virtuale, ora è più comunemente usato in riferimento a persone tendenti a credere a troppe menzogne o falsi indottrinamenti, oppure illusioni in cui gli individui si rifugiano dietro una “maschera” divenendo qualcun altro, per farsi accettare socialmente, ma perdendo “se stessi” è la ragione di una lealtà verso se stessi e gli altri, onestà intellettuale, sincerità del pensiero libero, della vera esistenza umana, finanche evitando un comportamento psichico deleterio, per se stessi e/o per altri !

Per tali soggetti, diverrebbe molto complicato, distinguere la realtà vera da quella non vera !
Per tal motivo, la rifrazione del virtuale, diviene certamente utile considerarla, nella vita quotidiana, per l’aspetto psico-comportamentale, individuale e sociale ! Ciò che andrebbe insegnato, è una “introspezione” ad essere se stessi, è farsi accettare socialmente, per quello che si è realmente ! In che modo ? Complicato, in quanto le molte persone, in questa “valle di diavoli mascherati a santi” non intendono cambiare se stessi, ma piuttosto cambiare gli altri ! Ed allora non è possibile ? E’ possibile, se ognuno fa la propria parte, da protagonista, è non comprimario sociale ! Ogni individuo, dovrebbe dare non a chiacchiere, ma “esempio tangibile” che la rifrazione del virtuale, è distinta non equivalente !
Nella rifrazione, la si osserva come fine di conoscenza, per accrescere la propria cultura !
Nel virtuale, la si osserva come fine di confronto, con se stessi, giammai immedesimarsi !
Cosicché la rifrazione del virtuale, possa donare all’esistenza umana una dignità vera, ormai perduta, ma recuperabile, non in speranza piuttosto in certezza !

Nemo Luto Surgit, Nemo Gloriam Querere
Non Fummo Fatti Pé Esser Bruti, Ma Pé Seguir Virtute e Conoscienza

Dott. Alessandro Fasano
Medico estetico

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