Berlusconi “lo vedo domani pomeriggio alle 16, alla sede del partito”: il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha annunciato l’atteso incontro con il leader di Forza Italia “nella stanza della sede del Pd dove c’è anche un quadro con Che Guevara e Fidel Castro”. E ha spiegato che “per FI ci saranno Berlusconi e Letta zio, con me ci sarà Lorenzo Guerini”. Renzi ha quindi sottolineato come “se c’è un accordo vero tra Pd e FI, secondo me Alfano ci sta”.
Il segretario del Pd, parlando a “Le invasioni barbariche”, puntualizza quindi che il tentativo di trovare un accordo con Berlusconi “non lo faccio per me. Per me sarebbe più comodo stare a casina mia”. Invece, spiega, in Italia c’è bisogno di cambiamento e bisogna “girare pagina” facendolo con tutti: “Le riforme non sono come i selfie del telefonino”.
Per quanto riguarda strettamente l’incontro con Berlusconi, Renzi auspica un accordo sulla riforma del Senato: “vediamo se domani ci sta. Quelli che hanno governato con lui per 20 anni ora mi dicono di non parlargli, ma io voglio fare le regole con Berlusconi proprio per non fare più governi con Berlusconi, voglio fare le regole con FI per non trovarmi più al governo con FI”.
Poi, parlando dei tempi del governo, il segretario del Pd sbotta: “Rimandare-rimandare-rimandare… questo fatto comincia a farmi venire il sangue alla testa”. “In questi 9 mesi – spiega – il governo sulle riforme non ha fatto passi avanti, e se chiudo gli occhi e penso a cosa ha fatto il governo mi viene in mente l’Imu… Ma facciamo un hashtag ‘Enrico stai sereno, vai avanti'”. Comunque, sottolinea Renzi, c’è una cosa che Letta sa fare bene: “La politica estera, quando si occupa di politica estera è il più grande in assoluto, lo stimo moltissimo”.
Sulla legge elettorale, infine, spiega che “non mi interessa” averne una che favorisca il Pd ma cambiare il sistema: “sto mettendo la mia faccia su una cosa che non sono riusciti a fare quelli di prima”. “Dobbiamo dire basta al ricatto dei partitini, quando uno vince lo fai governare”, ribadisce. “Serve una legge elettorale in cui chi vince risponde ai cittadini, ecco perché è importante che Forza Italia decida”, perché e’ il secondo partito italiano.
La Critica