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mercoledì, 27 Novembre, 2024

RENZI NON CE LA FA, IL PD SI METTE DI TRAVERSO. Italicum slitta a lunedì

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Rinvio con polemica dei lavori sulla legge elettorale. L’Aula della Camera sarà impegnata fino a mezzanotte nell’esame del testo, dopodiché i lavori verranno aggiornati a lunedì. La decisione è stata presa durante la Conferenza dei capigruppo a Montecitorio con il parere contrario del Partito democratico. Il premier, Matteo Renzi, mercoledì aveva affermato di “voler chiudere il capitolo entro la settimana”.

La richiesta di far interrompere i lavori parlamentari sulla legge elettorale è stata avanzata dal gruppo Fratelli d’Italia per celebrare il proprio congresso. Il Pd durante la conferenza dei capigruppo ha chiesto con insistenza che si lavorasse almeno domani, ma la proposta non è stata approvata. Alle 20, intanto, ci sarà una nuova conferenza dei capigruppo.

Lo sbarramento per l’elezione alla Camera resta al 4,5%. L’Aula di Montecitorio ha respinto, con 308 voti contrari e 215 a favore, l’emendamento all’Italicum presentato da Fratelli d’Italia per l’abbassamento al 4% della soglia. Accantonato poi l’esame delle proposte “Salva Lega”, che prevedono delle deroghe allo sbarramento per quei partiti che riescono a ottenere, in un certo numero di Regioni, un consenso alto. 

Mentre a Montecitorio è in corso il dibattito, sull’Italicum interviene il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. “Essendosi finalmente messo in moto un iter di revisione di detta legge – si legge in una nota del Quirinale -, il presidente della Repubblica non può che auspicarne la conclusione positiva su basi di adeguato consenso parlamentare, non avendo altro ruolo da svolgere che quello della promulgazione – previo attento esame – del testo definitivamente approvato dalle Camere”.

La Critica

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