Il premier incaricato Matteo Renzi ha sciolto la riserva dopo essere salito al Colle con la lista dei ministri e averne discusso con il Presidente per un tempo inusuale (più di due ore) a molti sembrato interminabile. I motivi dell’attesa li analizzeremo in seguito, per intanto ecco i componenti del futuro esecutivo:
“Avverto la responsibilità alla delicatezza e allo straordinario onore che derivaa dal dare all’Italia una speranza. Ringrazio quindi il presidente della Repubblica, farò il possibile per meritare la fiducia dei milioni di Italiani che meritano un governo che lavori”. Così ha esordito Matteo Renzi, che poi ha elencato la lista dei ministri:
Sottosegretario: Graziano Delrio
Ministero dell’Interno: Angelino Alfano
Ministero degli Esteri: Federica Mogherini
Ministero dell’Economia Piercarlo Padoan
Ministero di Grazia e Giustizia: Andrea Orlando
Ministero della Difesa: Roberta Pinotti
Ministero dello Sviluppo Economico: Federica Guidi
Ministero delle Politiche Agricole e forsetali: Maurizio Martina
Ministero dell’Ambiente: Gianluca Galletti
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: Maurizio Lupi
Ministero del Lavoro: Giuliano Poletti
Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca: Stefania Giannini
Ministero dei Beni Culturali: Dario Franceschini
Ministero della Salute: Beatrice Lorenzin
Ministeri senza portafoglio:
Riforme Costituzionali: Maria Elena Boschi
Ministero per la Semplificazione Normativa: Marianna Madia
Ministero per gli Affari Regionali: Maria Carmela Lanzetta
“Da domani mattina ci metteremo al lavoro. Vorrei rivolgere un pensiero di gratitudine rispetto a Enrico Letta, non per un pensiero formale ma per un elemento di sostanza”. Così ha concluso poi il premier incaricato Matteo Renzi.
Poi è intervenuto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Il governo presenta ampi caratteri di novità, per questo è stato necessario tempo. L’impronta del presidente Matteo Renzi risulta evidente nei molti nomi nuovi chiamati ad essere ministri della Repubblica. Voglio assicurare i giornalisti che il mio braccio non è stato sottoposto ne ieri ne oggi a nessuna prova di ferro ed è in buona salute. Condivido l’accento posto dal presidente Renzi sull’esigenza di adottare in tempi brevi le riforme strutturali per le istituzione e per l’economia e il lavoro che non possono più attendere. Confido che venga colta questa occasione, perchè non possiamo assolutamente permetterci il lusso di perderla”.
La Critica
