Matteo Renzi non perde un attimo per continuare a “picconare” Enrico Letta, il governo e il resto della politica italiana. In una lettera a “La Stampa”, il segretario Pd attacca ancora il premier: “Se si logora, si logora per le cose che fa. O che non fa. Non per il tentativo di altri di realizzare finalmente riforme attese da 20 anni”. E ancora: “L’attuale classe dirigente assomiglia molto a Paperoga: dove tocca, sbaglia. Rompe e non paga, da troppi anni”
La métafora sul personaggio di Walt Disney nasce da un articolo del quotidiano torinese, a firma di Luca RIcolfi, in cui si paragonavano Renzi e il suo nuovo gruppo dirigente ai nipotini di Paperino Qui, Quo e Qua, un po’ saccenti, ma molto giovani e inesperti. “Qui, Quo e Qua sono molto antipatici – scrive il sindaco di Firenze – ma qualche problema lo risolvono. Paperino è più simpatico, ma non ne azzecca una”.
Esaurita l’ironica replica, Renzi riafferma che “se facciamo la legge elettorale, la facciamo per dare una speranza agli italiani, non per logorare Letta. Se Letta si logora, è perché governa male, non perché c’è un nuovo segretario del Pd. Da parte mia, mi sento obbligato a dare una mano perché Letta governi bene: gioco nella stessa squadra”. Rivendicazione anche sul discusso “JobsAct”: “Ho cercato di sottrarre ai soli addetti ai lavori la discussione sull’occupazione per caricarla sulle spalle del Pd. Non si tratta infatti di materia semplicemente giuslavoristica, ma della principale sfida politica per una classe dirigente che finge di non vedere come la disoccupazione giovanile al 42% sia una sconfitta terribile per l’Italia”.