Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, contrattacca e definisce “ridicole” le critiche ricevute da quando è entrato a Palazzo Chigi. “Tra la gente va bene – dice in una intervista a “La Stampa” – e la fiducia nel governo cresce. Avevo dei nemici e lo tenevo nel conto, ma mi attaccano anche quelli che prima mi sostenevano: non capisco sulla base di che visto che non abbiamo nemmeno cominciato”.
– Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, contrattacca e definisce “ridicole” le critiche ricevute da quando è entrato a Palazzo Chigi. “Tra la gente va bene – dice in una intervista a “La Stampa” – e la fiducia nel governo cresce. Avevo dei nemici e lo tenevo nel conto, ma mi attaccano anche quelli che prima mi sostenevano: non capisco sulla base di che visto che non abbiamo nemmeno cominciato”.
Il premier osserva poi che “sui conti c’è poco da dire: è stato addirittura l’ex ministro Saccomanni ad avvisarci che le cose stavano in un certo modo. Dunque non capisco né gli attacchi né le ironie”. Quanto ai sottosegretari, Renzi si dice disposto a discutere con chiunque: “Dovrei buttare fuori dal governo De Filippo per delle spese in francobolli?”.
L’impatto con il fuoco di fila delle critiche è stato decisamente forte e il fatto che gran parte dell’intervista rilasciata dal premier al quotidiano torinese sia incentrata proprio sulla difesa del suo operato ne è la prova. Ma Renzi ci tiene a ribadire il concetto anche via Twitter. “L’Italia si può cambiare, la mentalità di chi vive di pregiudizio no”, risponde a un utente che gli fa notare che contro di lui si è scatenato un “impressionante fuoco di fila su sciocchezze”. “Noi – aggiunge – andiamo dritto con un sorriso”.
Sulla sua visita alla scuola di Siracusa, il segretario del Pd commenta: “Io che vado nelle scuole – e non a Roma o a Milano, ma a Treviso e Siracusa – smonto il paradigma accusatorio che ha fatto le fortune del leader 5 Stelle: e cioè, la casta che se ne sta rinchiusa nel Palazzo mentre lui sta in mezzo alla gente. Ma invece di riflettere su questo, si montano polveroni e polemiche inutili contro di me”.
Il bilancio delle sue prime due settimane da premier è positivo. “Le cose vanno bene – dice Renzi -. Nessun imprevisto: sta andando né meglio né peggio di come m’aspettavo. Va come prevedevo, insomma, e con il Consiglio dei ministri di mercoledì comincerete a vedere i risultati”. Parlando del complicato percorso parlamentare dell’Italicum, assicura di non essere preoccupato: “Avevo promesso una nuova legge elettorale in tempi veloci e così sarà”.
La Critica