“Un accordo trasparente, alla luce del sole”. Matteo Renzi rivendica l’importanza dell’intesa siglata sabato con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. “Sono stato eletto alle primarie per cambiare le regole del gioco, per rilanciare sul lavoro, per dare un orizzonte al Pd e all’Italia. Dopo 20 anni di chiacchiere, in un mese abbiamo il primo obiettivo a portata di mano”, scrive su Facebook il segretario del Partito Democratico.
“L’accordo sulla legge elettorale non è ancora definito”. Il vicepremier, Angelino Alfano, interviene sulla riforma del sistema di voto. “Le prossime ore sono decisive. Noi chiederemo tutti e quattro i nostri punti: definizione in anticipo del candidato premier delle coalizioni, l’esistenza delle coalizioni per legge, una vera e seria quota di sbarramento e no al Parlamento dei nominati”, ha detto il leader del Nuovo Centrodestra.
Beppe Grillo si scaglia contro l’accordo raggiunto sabato da Silvio Berlusconi e Matteo Renzi sulla legge elettorale. Il numero uno del Movimento 5 Stelle attacca il Pd, accusato di essere sceso a patti con il leader di Forza Italia: “Non può succedere che chi è stato scaraventato fuori dal Senato per frode fiscale, sia chiamato a fare le leggi dal Pd. Chiunque sano di mente non ci può credere. La profonda sintonia è un’allucinazione”, scrive Grillo.
La Critica