Roma, 24 ott. (LaPresse) – La proposta di Luca Zaia di chiedere che il Veneto diventi una regione a statuto speciale “mi ha un po’ spiazzato, non era concordata questa mossa, l’ho appresa stamattina. Domani leggerò la sua proposta di legge e capirò se sarà possibile un percorso comune”. Lo afferma in una intervista a Repubblica il governatore della Lombardia, Roberto Maroni. Il presidente però crede che sarà “difficile fare una battaglia insieme ora: Bressa mi ha telefonato stamattina (ieri, ndr) dicendomi chiaro che se io gli avessi chiesto lo statuto speciale per la Lombardia non sarebbe stata possibile alcuna trattativa con il governo, visto che la materia è di competenza del Parlamento. Io speravo di fare una battaglia comune, e invece a questo punto non ci faranno sedere allo stesso tavolo. Un conto è andare a trattare in due, un altro andarci da soli. E poi anche per un motivo strettamente tecnico”. Secondo Maroni infatti: “Al contrario di quella di Zaia che parlava in modo vago di nuove forme di autonomia senza citare le risorse, la mia richiesta referendaria faceva esplicito riferimento all’articolo 116, il che mi impedisce ora di chiedere lo statuto speciale. Anche se volessi allinearmi al governatore veneto, non potrei farlo. Non potrei seguirlo sulla sua strada. Ecco perché mi ha un po’ spiazzato”