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lunedì, 25 Novembre, 2024

RADUNO BOLOGNA, TOTI (FI): IL LEADER LO DECIDERANNO GLI ELETTORI

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(9Colonne) Roma, 9 nov - "Credo che questa settimana abbia segnato un nuovo
inizio. Il centrodestra dopo un periodo di sfarinamento s'è ritrovato intorno
ad un minimo comune denominatore. Sul palco c'erano i governatori di tre
grandi regioni del Nord e lo stato maggiore di due partiti. Non sfuggirà a
nessuno che dopo mesi di divisioni e di 'liberi tutti' i gruppi parlamentari
si siano riuniti in un coordinamento permanente". Lo afferma Giovanni Toti,
governatore della Liguria e consigliere di Berlusconi, commentando in una
intervista al Messaggero il raduno di Bologna. E sostiene che Berlusconi non
ha abdicato a Salvini: "Questo centrodestra è lo stesso che ha governato per
20 anni. E il derby interno con la Lega m'interessa poco, non mi spaventa",
"il leader lo decideranno gli elettori italiani. Chi ha più filo farà la
matassa più grossa. Stare insieme è la condizione che ci rende vincenti specie
nell'ottica di correre alle prossime elezioni con una lista unica. Chi ha le
idee migliori le tiri fuori. L'alleanza tra noi, Lega e Fratelli d'Italia fa
la nostra storia, l'unica che ci consente di battere la sinistra". E a chi
critica la presenza di Forza Italia a Bologna replica: "Ve ne siete accorti
solo ora che siamo alleati con la Lega dal 1994? La verità è che nostri
elettori sono più avanti delle nostre classi dirigenti", "la storia del
Carroccio è molto diversa da quella di Marine Le Pen. La Lega di oggi è meno
estremista di quella che diceva di voler bruciare Roma, arruolava le doppiette
bergamasche e parlava di secessione. Sono gli stessi che hanno avuto rispetto
per le istituzioni e si sono dimostrati amministratori responsabili". E sui
fischi al Cavaliere dice: "In una piazza come quella qualche piccolo
nervosismo ci sta, nel complesso Berlusconi è stato accolto con calore e
applausi, fermo restando che il padrone di casa era Salvini. In quella piazza
ho visto un popolo che vuole mandare a casa Renzi. Nel marasma non si capiva
nulla, c'era l'assedio dei centro sociali, i fumogeni. Alla polizia e agli
agenti va tutta la mia solidarietà".
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