Mercoledì scorso, dopo un lungo silenzio, le delegazioni delle due Coree si sono nuovamente incontrate ma non hanno raggiunto, per l’ennesima volta, nessun accordo a causa delle divergenze causate dalle imminenti esercitazioni militari delle forze armate sudcoreane in collaborazione con gli Stati Uniti.
Alti funzionari di entrambi i paesi si sono riuniti presso il villaggio abbandonato ed in area smilitarizzata nordcoreana di Panmunjeom, per discutere di alcune questioni umanitarie rimaste in sospeso, in primis gli incontri tra le famiglie separate, dopo la divisione della Penisola in Nord e Sud, in programa tra il 20 ed il 25 febbraio prossimo venturo.
Durante i colloqui, durati circa dodici ore, la Corea del Nord ha ripetutamente chiesto al Sud di rinviare le esercitazioni denominate Key Resolve e Foal Eagle già programmate per il 24 febbraio. Seul, tramite il Ministero dell’Unificazione, ha respinto la richiesta nordcoreana, definendola pretestuosa e dichiarando inoltre che le due questioni (riunificazioni familiari e d esercitazioni militari, sono da considerarsi distinte e separate. Il Nord vi è anche Seul di porre un freno sulle notizie calunniose a danno del presidente (sarebbe meglio dittatore comunista) della Corea del Nord Kim Jong-un. In Pratica vorrebbero esportare la censura a loro tanto cara.
Questo meeting avviene a un giorno dalla visita a Seul del segretario di stato americano John Kerry che visiterà, nella sua due giorni coreana, sia il governo di Seul sia quello di Pyongyang in un momento, per Kim Jonk-un , particolarmente delicato, soprattutto a seguito dell’esecuzione di suo zio Hwang Sung Taek, personalità molto influente sia politicamente che economicamente in Nord Corea e pare che proprio il suo “potere economico” lo abbia portato ad essere “giustiziato” dal nipote.
Nonostante le due delegazioni, guidate da Kim Kyou-hyun (vice presidente dell’Ufficio di Sicurezza Nazionale) per la Corea del Sud e da Dong Won-yon (vice presidente del Dipartimento del Fronte Unito del Partito dei Lavoratori) per la Corea del Nord, non abbiano raggiunto alcun accordo, quest’incontro viene visto con occhio assai benevolo non solo dai governi delle due Coree, bensì anche dai Paesi circostanti, tant’è, che in una dichiarazione ufficiale, il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Hua Chunying ha detto che la Cina sostiene costantemente che le due Coree devono migliorare le relazioni attraverso il dialogo e perseguire la riconciliazione e la cooperazione. Inoltre, ha aggiunto, che la Repubblica Popolare Cinese si augura che entrambe le parti compiano maggiori sforzi per migliorare le relazioni in modo da facilitare notevolmente la situazione della penisola coreana.
Gian Giacomo William Faillace
