Gli errori si pagano cari e precisamente ‘errore è costato ad Apple 3 miliardi di dollari. Infatti, i dirigenti della casa di Cupertino non avevano compreso come Spotify, Pandora ed altri funzionassero e quale presa avessero avuto sui giovani. Erano convinti che con iTunes Radio avrebbero sfondato nel mercato riuscendo a battere i succitati servizi, questo almeno secondo alcune indiscrezioni E’ stato, quindi, un atto di presunzione e di arroganza che ha poi obbligato la Apple, per correre ai ripari, a sborsare tutti quei soldi per acquistare Beats Electronics, che produce le note cuffie, speakers e software audio e. soprattutto, il servizio in abbonamento di musica in streaming.
I co-fondatori di Beats, Jimmy Iovine e Dr. Dre, come spesso accade in questi casi, andranno a lavorare per la Mela. Ufficialmente, come dice il C.E.O. di Apple, Tim Cook, la ragione è “la musica che è qualcosa di fondamentale per la nostra società e la nostra cultura. La musica è sempre stata al centro di Apple. E’ nel nostro DNA. Agli inizi della nostra storia, abbiamo venduto Mac per musicisti, poi siamo passati all’iPod costruendo iTunes. La musica – dice Cook rifacendosi a Steve Jobs – ha il potere di trascendere lingue e culture diverse unendo le persone e facendo loro provare emozioni e sentimenti profondi come niente altro al mondo”
L’intenzione di Apple è di migliorare ancor di più l’offerta musicale, che prevederà lo streaming gratuito grazie ad iTunes Radio ed un servizio di abbonamento di classe mondiale in Beats, permettendo in ogni caso l’acquisto di musica da iTunes Store.
Il marchio dovrebbe rimanere indipendente nel mondo delle cuffie, che in passato sono state disegnate da star come Lady Gaga, Lil Wayne e Nicki Minaj
La gamma Beats sarà venduta con l’Apple Online Store, i negozi retail Apple e un numero selezionato di rivenditori autorizzati Apple.
Fabio Ronchi