Lo spunto nasce, per esempio, da un tweet di Nichi Vendola, nel quale, con un certo orgoglio, annuncia che entro Marzo la Regione Puglia farà un bando di assunzione per 200 funzionari, sostenendo che ciò sia la migliore risposta alla precarietà in tempo di crisi!? Ma come è possibile ragionare così, soprattutto considerando la crisi economica e le finanze della P.A. sballate? Comunque, il Dott. Vendola è in buona compagnia, in quanto anche il tanto osannato Matteo Renzi non è da meno. Infatti, come nella più antica delle tradizioni della politica, il Sindaco di Firenze, mentre era in tournée per la sua campagna per le primarie per la nomina alla segreteria del P.D., da ex-rottamatore qual’è, ora perfettamente allineato agli usi e costumi del suo partito, dichiarò che: “Il forestale della Calabria deve sapere che con me non verrà licenziato, ma dovrà lavorare moltissimo”.
Tanto per capirci, facendo un raffronto, lo sterminato Canada, pieno di foreste, (Kmq. 400 mila), dispone di ca. 4.000 Ranger per controllare tutto il territorio, mentre la Regione Calabria ha rispettivamente Kmq. 7.000 e 10.000 forestali. Il costo? 80 milioni a carico della Regione Calabria e 160 a quello dello Stato.Vi sembra uno sproposito?Sarà un caso, ma basta attraversare lo Stretto di Messina e lo sgomento aumenta. Al confronto, in Calabria, paiono dei dilettanti!!
Si parla infatti di ca. 28.000 forestali (secondo le fonti, ballano qualche migliaio in più o meno) per accudire una superficie boschiva di Kmq. 5.100. Quindi meno boschi della Calabria, ma più guardie. Se poi si va ad esaminare un po’ meglio, quelle in pianta stabile sono c.a 800, mentre ci sono ca. 20.000 precari assunti dall’Assessorato dell’Agricoltura ed 8.000 da quello del Territorio. Questi precari, sono poi a carico dell’I.N.P.S. per sei mesi all’anno ed il giochetto costa 300 milioni alla Regione e 180 all’Ente Previdenziale.
In Lombardia, sempre per raffronti, ci sono ca. 500 forestali, mentre la Liguria, che ha una delle maggiori estensioni boschive in Italia, sono ca. 400.
Anche qui, naturalmente, ci sono i paladini che difendono questa situazione. Ecco quindi che la Parlamentare Regionale Concetta Raia, con altri tre, ha presentato degli emendamenti, l’incipit dei quali è: ”Ci sembra francamente inopportuno provare a risparmiare sulla pelle di migliaia di operai che certamente non possono essere considerati dei privilegiati…”. Indovinate a quale partito la parlamentare appartiene? Il P.D., naturalmente, che sull’assistenzialismo, sulla spesa e sulle tasse basa la sua fortuna. Non ci sono però solo i forestali. I rivoli, i torrenti, i fiumi in cui il nostro denaro si disperde sono innumerevoli. Ci sono anche i lavoratori cosiddetti socialmente utili, destinati a fare poco o niente, ma certamente a costare agli altri cittadini e se ci pensate,, vi verranno in mente altri modi in cui il nostro denaro viene dilapidato. Ricordatevene quando voterete.
Ricordiamo, però, che le tasse pagate dai dipendenti pubblici, sono sostanzialmente una partita di giro, che non apportano quindi benefici alle casse pubbliche. Quindi tutte queste assunzioni, daranno agli assunti, come dice Vendola, stabilità, ma danno invece dissesto alle casse pubbliche. Che cosa possiamo concludere? Che ancora una volta fiumi di nostro danaro si disperdono inutilmente per soddisfare le esigenze della politica che non sono le nostre. Ancora una volta, si fa uso clientelare della propria posizione per ottenere un vantaggio in termini di voti a spese dei cittadini, quando va bene. Si può quindi affermare che si è quasi in presenza del reato di atti privati in pubblico ufficio.
Quando capiranno che è ora di smetterla? Quando tratteranno i cittadini da persone adulte e non da bambini e quindi la pianteranno di fare questa carità pelosa? Quando comprenderanno che anziché intasare la P.A. di dipendenti o difendere ad oltranza i posti di lavoro, quei danari, (possibilmente in misura minore ad ora), potrebbero essere utilmente investiti per creare ricchezza sul territorio e quindi lavoro vero?
Fabio Ronchi
