Il ministro Alfano, in visita alla prefettura di Milano, ha dichiarato che alla Stazione Centrale è stato restituito il decoro, dentro e fuori.
Nei giorni scorsi ho parlato del problema dei profughi che a Milano, per l’inefficienza delle istituzioni che non hanno approntato opportuni mezzi di accoglienza, sono stati costretti a dormire e accamparsi negli spazi della stazione.
Ci dimentichiamo spesso, per non dire sempre, che i profughi che ora “invadono” il nostro paese, per dirla alla leghista, stanno fuggendo da
situazioni di miseria e guerra che, in gran parte, sono dovute alla politica economica dell’Occidente. In Africa (e non solo) è in atto un vero e proprio furto delle risorse per arricchire le grandi aziende di America ed Europa. Negli ultimi anni è in corso un accaparramento delle terre da parte delle multinazionali agricole, terre che vengono strappate con l’inganno e perfino con la violenza ai contadini. E il tutto per alimentare lo spreco delle società ricche. Da noi, infatti, più di un terzo del cibo viene buttato ancor prima di arrivare sulle tavole.
Anche le aziende italiane hanno una loro parte nelle disgrazie dell’Africa. Basti pensare ai fiumi avvelenati dai rifiuti dell’ENI, che con l’inquinamento provoca fame, malattie e morte nelle popolazioni locali.
Anche la trasmissione Report fece un servizio sul tema.
Anche le guerre che sconvolgono il Medio Oriente non sono immuni dall’influenza della nostra politica e dei nostri interessi. I continui interventi esterni per abbattere governi che non facevano comodo all’Occidente ha prodotto un disequilibrio e una mancanza di sicurezza tali da generare fenomeni come Al-Qaida e ISIS.
Ma per Angelino Alfano la questione dei profughi riguarda solo il decoro e non l’umanità e l’etica. L’unica domanda da porsi è come ripristinare l’estetica ordinata e “decente” della stazione, per non turbare gli animi delicati dei benpensanti che transitano da quegli spazi.
Non sarebbe più etico pensare a come cambiare la politica in modo da evitare le sofferenze che costringono queste persone a fuggire dalla loro casa? O pensiamo che si divertano a prendere dei barconi fatiscenti per arrivare in Italia rischiando la vita?
Sinceramente, mi vergogno di essere governato da gente tanto insensibile, che ignora le sofferenze delle persone per perpetuare un sistema violento e disumano, nascondendo la realtà della miseria e dell’ingiustizia sotto il tappeto della decenza e del decoro.
Credo sia ora per tutti di aprire gli occhi e pretendere un mondo diverso, più equo e giusto. Perché quelli che provocano le guerre e la miseria in Africa, costringendo i profughi alla fuga, sono gli stessi che hanno provocato la crisi che stiamo vivendo con le loro spregiudicate speculazioni e che ne stanno approfittando per toglierci diritti e peggiorare le condizioni di lavoro. Smettiamo quindi la guerra tra poveri, le contrapposizioni assurde tra italiani e stranieri e uniamoci per un mondo migliore.
Enrico Proserpio