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sabato, 16 Novembre, 2024

LA SEGRETERIA DI ENRICO LETTA PARTE MALISSIMO

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di Abbatino

Non bastavano le polemiche sui vaccini, la pandemia che miete vittime imperterrita e senza filtri, non bastava la situazione di disastro economico diffuso, i posti di lavoro che stanno sparendo nella misura dei 500 mila attuali per poi diventare chissà quanti con la fine del blocco dei licenziamenti, non bastava neppure la conta dei morti quotidiani e degli ospedali pieni, che ogni giorno ci ricordano la grave difficoltà del sistema sanitario di far fronte alle urgenze di un popolo che sta soffrendo le “zone rosse”, che si riaffacciano all’orizzonte, quando si sperava di aver archiviato questo periodo; dopo tutto, dopo l’avvicendamento dolce e rapido di Zingaretti, il PD di Letta, quello più cattocomunista in salsa democristiana, si presenta con le sue priorità: recovery fund? Vaccini? Economia? Ristori? Macché, le priorità per il nostro futuro sono, udite udite, lo ius soli e il voto ai ragazzi di 16 anni. Non è uno scherzo di pessimo gusto, anche se in molti lo hanno pensato, o la solita fake news che esce nelle agenzie di stampa e rimbalza all’impazzata. Stavolta fanno sul serio, anzi, la sparano sul serio. Lanciano questa bomba “identitaria” per la sinistra, che se non fosse così seria ci sarebbe da ridere. Lo ius soli è la battaglia progressista più boldriniana che ci sia al momento e che è stata sconfitta in tutti i modi e in tutti i luoghi dalla storia stessa. Ma il ridicolo si sfiora con il voto ai sedicenni: attualmente non vanno neppure a scuola a causa della pandemia, ma può essere una priorità farli votare quando il Pd stesso ha sposato la tesi dell’impossibilità delle elezioni, causa pandemia? Inizia davvero in maniera singolare il nuovo corso del PD, che sa tanto di stantio e già vecchio prima di iniziare.

 

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